LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Guerriglia allo stadio, fumogeni e petardi: daspo per 18 tifosi del Pietracuta

Mano pesante della questura contro i facinorosi che a gennaio avevano assalito i rivali del Novafeltria: incappucciati e con bastoni avevano invaso il campo scatenando un principio di incendio

Rimini, 6 novembre 2024 – Un calcio violento, malato. Fatto di aggressioni, raid e spedizioni punitive. Episodi che nulla hanno a che fare con la passione per lo sport. Come quello avvenuto il 21 gennaio scorso, allo stadio comunale ‘Urbini e Casali’ di Secchiano di Novafeltria quando una falange di ultrà dell’U.S. Pietracuta – squadra militante nel campionato d’Eccellenza dell’Emilia - Romagna che da lì a qualche minuto avrebbe affrontato il Novafeltria (per la cronaca, la partita è finita 1 a 0 per i padroni di casa) – fece irruzione allo stadio scatenando il finimondo. Doveva essere una tranquilla domenica di calcio. Era successo di tutto. Facinorosi armati di bastoni e manganelli, petardi esplosi, fumogeni e persino un principio di incendio. Un parapiglia culminato con l’arrivo in massa dei carabinieri. A distanza di quasi un anno da quella brutta pagina di calcio, la questura di Rimini ha deciso di usare il pugno di ferro contro i tifosi del Pietracuta. Sono i 18 i Daspo emessi nei loro confronti, tutti della durata di un anno. Una stangata vera e propria che obbligherà i 18 supporter del Pietracuta a restare a debita distanza dagli impianti sportivi se non vorranno incappare in provvedimenti ancora più pesanti, e che si aggiunge alle denunce per rissa e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

L’assalto ultras con bastoni, fumogeni e pestaggio è avvenuto sabato notte al centro ricreativo di Bellaria Monte
L’assalto ultras con bastoni, fumogeni e pestaggio è avvenuto sabato notte al centro ricreativo di Bellaria Monte

Quel giorno, gli ultrà pietracutesi, supportati da alcuni tifosi del Bellaria, alcuni minuti prima dell’inizio dell’incontro, si erano presentati al campo incappucciati, con volto coperto da sciarpe e scaldacollo. Avevano compiuto un’invasione di campo passando attraverso un varco nella rete di recinzione esterna, per poi dirigersi verso la tribuna occupata dai tifosi del Novafeltria. Lì, proprio sotto la tribuna avversaria, i tifosi avevano iniziato ad inveire con cori e ad agitare bastoni ed aste in segno di sfida, lanciando in campo vari oggetti, tra i quali anche petardi e fumogeni. Uno di questi era caduto sul box lavanderia, posto accanto alla tribuna, e, esplodendo, aveva dato origine ad un principio di incendio con danni pesanti all’impianto. Sul posto erano poi accorsi i carabinieri, che non senza qualche difficoltà erano riusciti ad allontanare gli ‘incappucciati’ del terreno di gioco, permettendo coì dall’arbitro di dare il fischio di inizio. Tutti i partecipanti all’assalto erano stati però identificati. E ora, nei loro confronti sono arrivati i Daspo.