Governo, ripartono le consultazioni per superare i mal di pancia

Le vedute diverse all’interno della coalizione Dc-Ar tengono i giochi aperti, ma il ballottaggio pare più lontano

Governo, ripartono le consultazioni per superare i mal di pancia

Governo, ripartono le consultazioni per superare i mal di pancia

Sono ore cruciali per il nuovo governo di San Marino. E c’è da scommettere che, nonostante i mal di pancia, entro la fine di questa settimana la Repubblica avrà la sua nuova maggioranza. E quindi il suo nuovo governo. Non senza qualche fulmine a ciel sereno sul Titano. Perché, c’è da dirlo, i coalizzati Democrazia Cristiana e Alleanza Riformista, vincitori delle ultime elezioni, sulle strategie non hanno o non hanno avuto, visioni del tutto simili. L’obiettivo è quello di raggiungere, entro giovedì della prossima settimana, il traguardo dei 35 seggi con i quali accomodarsi in Consiglio grande e generale. Ma per fare questo la coalizione Democrazia e Libertà deve ’conquistare’ alleati. La strada che porta alla coalizione di sinistra, quella formata da Partito dei socialisti e dei democratici, Libera e Partito socialista, è sempre la più battuta. Anche se questa soluzione non fa fare salti di gioia ad Ar. "Preferiremmo un esecutivo politico e non di compromesso", non ci gira attorno il segretario di Stato agli Interni uscente Gian Nicola Berti. Tanto che ad Alleanza Riformista non dispiacerebbe l’idea di un ballottaggio, ripassando così la palla agli elettori. Di tutt’altro avviso sembrano essere in via delle Scalette. "E’ stato deciso – riferiscono dalla Democrazia Cristiana al termine della direzione del partito – di avviare un confronto più approfondito tra la coalizione Democrazia e Libertà e tutte le forze politiche che hanno espresso una disponibilità fattiva di collaborazione, partendo dalla coalizione Libera/Ps-Psd con la quale già prima della consultazione elettorale erano emersi diversi elementi di convergenza". Tutto vero. Tanto che l’ipotesi di una grande coalizione per settimane aveva tenuto banco in Repubblica. Ipotesi poi sfumata e ognuno per la sua strada verso le urne. Ora quelle strade tornano a incrociarsi. "Al prossimo governo – sottolineano dalla Dc – si richiede una rinnovata competenza, serietà, capacità operativa ed unità di intenti, oltre alla conferma di un alto livello di rappresentanza istituzionale. Pertanto sarà necessario un rapporto fiduciale tra le forze politiche che lo costituiranno senza il quale risulterebbe vano qualunque tipo di collaborazione". Si riparte con le consultazioni, quindi. E il secondo giro potrebbe essere quello decisivo. "L’esito di questi incontri verrà poi riportato nuovamente all’interno degli organismi direttivi per le decisioni definitive sulla possibilità di formare una nuova maggioranza e un nuovo governo".