Tutti scontenti in spiaggia, tranne le associazioni sportive quali circoli velici e club nautici. A superare la tagliola del decreto Fitto e della direttiva Bolkestein, alla fine, sono state soltanto le associazioni sportive dilettantistiche titolari di concessioni balneari che svolgono attività no-profit in via stabile e principale e "perseguono esclusivamente finalità sociali, ricreative, di promozione di benessere psicofisico". L’unico emendamento approvato da un fronte bipartisan riguardava proprio queste attività. Le associazioni sportive legate al mare saranno escluse quindi dai futuri bandi per i rinnovi delle concessioni. Un sospiro di sollievo che consentirà di mantenere in vita realtà storiche sulla nostra costa quali il Club nautico di Rimini o quello di Riccione.
"Lavoriamo a questo risultato da un paio di anni – spiega Gianfranco Santolini, presidente del Club nautico di Rimini – Adesso finalmente è tutto nero su bianco. È importante che l’emendamento sia passato con un fronte bipartisan. Dobbiamo ringraziare per il sostegno anche l’amministrazione comunale. È un risultato importante: in caso contrario avremmo rischiato di porre fine a realtà storiche che sono diventate beni per l’intera comunità, senza dimenticare tutti gli investimenti che noi e altre associazioni hanno fatto negli anni". Le concessioni delle associazioni andranno a scandenza naturale. Quella del Club nautico arriverà nel 2032. A Rimini si salvano anche la Lega Navale, parte del Circolo velico, le realtà di Viserba, Torre Pedrera e Bellariva. Allo stesso modo si salvano dai bandi i Club nautici, i circoli velici e le sedi della Lega navale delle altre località costiere.
a.ol.