La conta dei danni non è ancora finita. Ma il ciclone Boris che si è abbattuto la settimana scorsa, ha lasciato il segno anche su Rimini. Soltanto in città si stimano, dalla prima ricognizione fatta dai tecnici di Palazzo Garampi, più di 300mila euro di danni a strade, scuole, palestre e parchi. E poi ci sono tutti i danni subiti dai privati. Dagli allagamenti subiti da case, garage e scantinati, a tutti i danni che l’ondata di maltempo ha causato alle attività economiche, in particolare quelle sulla spiaggia. Tra i locali più colpiti il Nettuno e il Bistrot del mare. Solo al Bistrot del mare i danni superano i 50mila euro: frigoriferi, lavastoviglie e altri macchinari sono tutti da buttare. Ecco perché alla fine il conto dei danni a Rimini, tra pubblico e privati, sarà ancora una volta piuttosto salato: quasi un milione di euro. Nulla di paragonabile a quello dell’alluvione avvenuta nel maggio del 2023, è vero. Ma forse questa volta, dopo che è stato dichiarato lo stato di emergenza per tutta l’Emilia Romagna, anche nel Riminese per i privati sarà più facile ottenere eventuali risarcimenti.
Nel frattempo il Comune prosegue la ricognizione dei danni su tutto il territorio. Le prime stime ammontanto a circa 300mila euro. Di questi, circa 200mila sono stati già spesi per le attività di emergenza nei giorni scorsi, per sistemare illuminazione pubblica, sottopassi allagati e parchi, ripulire le strade da terra e fango e risolvere le criticità rilevate in alcuni fossi. Altri 100mila euro servono agli interventi di messa in sicurezza su scuole, palestre e altri edifici pubblici. Alcuni lavori sono stati già eseguiti dagli uomini di Anthea nei giorni scorsi, altri verranno fatti in questi giorni. Ma la ricognizione è ancora in corso. Nelle prossime settimane i tecnici di Anthea completeranno i sopralluoghi sulle strade e programmeranno gli altri interventi, dopo quelli urgenti. "Solo quando le verifiche saranno ultimate – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli – avremo un’idea precisa dei danni causati da questa ultima ondata di maltempo". Dai cantieri urgenti, a quelli già programmati. A ottobre "partono i lavori per realizzare due nuove vasche di laminazione a Rimini sud (nella zona delle fosse Rodella e Colonnella 2). Entro l’anno inizieerà il cantiere della dorsale Ausa, che incrementerà la sicurezza idraulica del nostro territorio. Si tratta di opere chiave per rendere più efficiente la gestione delle acque e prevenire i rischi di allagamento".
Manuel Spadazzi