Con il festival ‘Anticorpi’ la cultura che combatte le mafie sale sui palchi di tutta la provincia, passando attraverso grandi ospiti come Pablo Trincia, la figlia di Aldo Moro, Agnese, Roberta Gatani, nipote di Paolo Borsellino e tanti altri. Otto giornate distribuite in sette comuni del territorio, pronti ad ospitare tantissimi eventi. "Porteremo in scena una narrazione interdisciplinare sul fenomeno della criminalità organizzata, la giustizia e le carceri – spiega l’assessore alla Legalità di Rimini, Francesco Bragagni –. Ci rivolgeremo alle giovani generazioni, ma anche a tutti i cittadini che vogliano dedicarsi e approfondire i temi che ci hanno coinvolti in prima persona nella storia recente del nostro Paese". A rompere il ghiaccio l’incontro di questa mattina alle 9 nell’aula Alberti dell’università di Rimini, in cui si parlerà di ‘Carceri. Rieducare attraverso le partecipazioni’. Alle 11 sarà invece il momento di indagare ‘Il rapporto fra ente locale e carcere’. Sabato alle 18, in Cineteca, verrà raccontato un Paolo Borsellino inedito attraverso la voce della nipote Roberta Gatani.
Gli appuntamenti continuano poi il 29 novembre (alle 21) al teatro Massari di San Giovanni in Marignano con il caso Stellato e il giorno dopo alle 10 al cinema Astra Misano per ricordare le vittime delle mafie. Il 2 dicembre alle 10 l’attenzione si sposterà al teatro Astra di con la storia di don Dino Puglisi, mentre il 5 (ore 21) e 6 dicembre (ore 10) a Riccione e Cattolica incontri a cura di Agnese Moro sulla ‘Giustizia riparativa’. Avvicinandosi al gran finale, il 7 dicembre alle 21 al Lavatoio di Santarcangelo Falcone e Borsellino saranno i protagonisti della proiezione ‘Il fuoco della memoria’ e il 9 dicembre alle 21 al teatro Galli di Rimini il giornalista e podcaster Pablo Trincia chiuderà la maratona con un viaggio nell’arte di raccontare, unendo letteratura, arte e soprattutto inchieste.
Federico Tommasini