Cinque persone arrestate, 22 indagate e 36 società coinvolte in un gigantesco giro di fatture false per 20 milioni di euro. Era stato questo, nel 2021, l’epilogo dell’operazione "Never Dream", che era stata portata a termine dai comandi provinciale dei carabinieri e della guardia di finanza di Rimini. Gli investigatori avevano smantellato un’organizzazione con ramificazioni dalla Riviera a Vibo Valentia, da Varese a Monza, da Bari fino alla Lituania. Nei giorni scorsi, davanti ai giudici del Collegio di Rimini, si è svolta una nuova udienza del processo che vede alla sbarra una decina di indagati, che devono rispondere a vario titolo di a ssociazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale, truffa e riciclaggio. Al vertice dell’organizzazione, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, c’era Rocco Lico, 49 anni, un calabrese che gravitava tra il Riminese e il Pesarese, con al suo attivo anche un sequestro di persona. Tra i reati contestati dai militari dell’Arma e dalle Fiamme Gialle anche estorsione ed usura.
CronacaGiro di fatture false da venti milioni: in dieci alla sbarra