REDAZIONE RIMINI

Giovani musulmani: "Sì alla nuova moschea. Uno spazio aperto per tutti i riminesi"

L’associazione appoggia la proposta del sindaco: "Un luogo non solo per il culto, ma anche per l’incontro e l’inclusione".

L’associazione appoggia la proposta del sindaco: "Un luogo non solo per il culto, ma anche per l’incontro e l’inclusione".

L’associazione appoggia la proposta del sindaco: "Un luogo non solo per il culto, ma anche per l’incontro e l’inclusione".

"Spostare la moschea di corso Giovanni XXIII? Siamo d’accordissimo con la proposta del sindaco di trovare una nuova sede, più dignitosa. Ci auguriamo che dopo vent’anni si arrivi presto a una soluzione del problema della moschea del Borgo Marina". L’associazione Giovani Musulmani, attraverso il presidente Mohamed Hammar, raccoglie l’assist di Jamil Sadegholvaad, che ha rilanciato dopo l’ennesima denuncia del consigliere Gioenzo Renzi (FdI) sulle criticità del luogo di preghiera nel cuore del centro storico. "I Giovani Musulmani esprimono profondo apprezzamento per la disponibilità dimostrata dal sindaco nel trovare una nuova sede alla moschea. Ringraziamo il sindaco, la giunta e il consiglio comunale per il loro impegno in prima linea per questa tematica importantissima. Qui in centro ogni venerdì arrivano 400-500 persone. In estate anche di più tra stagionali e turisti. Noi cerchiamo anche di organizzare turni, ma la situazione è complicata". "Come giovani musulmani di seconda generazione – continua la nota – nati e cresciuti in Italia ci mettiamo a disposizione per poter migliorare l’integrazione e l’inclusione della comunità musulmana di Rimini e in particolare quella bengalese di Borgo Marina". "La proposta del nostro sindaco che ci trova fortemente d’accordo, e che riteniamo un segnale importante nel trovare al più presto un luogo dignitoso dove secondo noi la nuova struttura non dovrà essere solo un luogo di culto ma anche un luogo di incontro e confronto, aperto non solo ai musulmani ma anche a tutti i riminesi". "Dopo l’ipotesi poi naufragata per impraticabilità pratica – continua Hammar – di un trasferimento in alcuni locali del grattacielo, la sede dell’ex giornale La Voce il cui proprietario ci aveva contattato, speriamo comunque di poterci spostare. Dove? Al momento ci sono solo ipotesi. Molti della comunità bengalese la vorrebbero vicina a Borgo Marina, dove hanno le loro attività". Soluzione improbabile. Sul territorio provinciale l’associazione guidata da Mohamed Hammar (che conta circa 300 iscritti) stima in circa 15mila le persone di fede musulmana. Nel solo capoluogo sono già presenti alcun e moschee. "I musulmani della comunità macedone la loro l’hanno acquisita – aggiunge Hammar–. Ce n’è una frequentata soprattutto da senegalesi". "D’estate da parte di turisti musulmani dei Paesi del Golfo, delusi dalla moschea attuale, riceviamo spesso donazioni per una nuova sede. Anche 300-400 euro. Loro vengono a vedere ma qui mancano servizi. Per questo nella nuova servirebbero spazi per le donne e per lasciare i bambini, con attività ricreative".

Mario Gradara