
Gino Pollastrini con amici e parenti e amministratori alla festa per i suoi cento anni, nel giardino di casa sua
Riccione, 3 marzo 2025 – Ha festeggiato il secolo di vita attorniato da un centinaio di persone, amici, parenti, giunti pure da Ancona e Cagli, Urbania e Urbino, e quanti la scorsa settimana avevano colto l’invito fatto con lo striscione affisso all’angolo del viale di casa sua. Il riccionese Gino Pollastrini nel giardino della sua abitazione in viale Vicenza, zona San Lorenzo a Riccione, ha spento così le sue cento candeline in piena allegria e, soprattutto, in gran forma (foto). Se non fosse l’anagrafe a tradirlo, nessuno direbbe che ha raggiunto questo invidiabile traguardo.

Ha guidato l’auto fino ai 92 anni e ha usato la bici fino a tre quattro anni fa. Con il bastone e accompagnato dalle sue figlie va ancora a fare delle belle passeggiate. Nato a Urbania, nelle marche il 4 febbraio 1925, il signor Gino dopo essere convolato a nozze con Maria Rossi che gli ha dato quattro figlie, Silvana, Elsa, Dea e Anna Maria, dalle quali sono nati nove nipoti e altrettanti pronipoti, nel 1957 si è trasferito a Riccione, dove ha lavorato nella vecchia fornace di viale Massaua, che produceva mattoni. Il resto della giornata lo dedicava a fare l’agricoltore e accudire alcuni animali.
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“Avrei voluto studiare - confessa Pollastrini -, ma alle quattro del mattino mi dovevo alzare per accudire il bestiame. E’ poi arrivata la guerra, ho patito freddo e fame”. Aggiunge: “Trascorro la giornata intorno a casa, pranzo e ceno molto presto, durante la giornata sto un po’ fuori casa, pomeriggio mi riposo, ascolto la musica, perché sono un appassionato di liscio, poi guardo la tv, a sera mi piace tanto seguire la trasmissione dei pacchi (Affari tuoi). Di domenica con mia figlia Anna vado a messa, se non posso, viene l’accolito a portarmi la Comunione a casa”. Il segreto della longevità? “Una vita sana e semplice, senza arrabbiature, col sorriso sulle labbra. Ho sempre evitato di farmi travolgere dalle difficoltà. Per il resto ho cercato di nutrirmi con cibi salutari: legumi, verdure, ma anche di tagliatelle fatte in casa con un buon ragù, cappelletti, pochissima carne e dolci, il tutto innaffiato con un bicchiere di vino”.
Per l’occasione Pollastrini è stato festeggiato e omaggiato anche dalla sindaca Daniela Angelini e dall’assessora Marina Zoffoli “orgogliose di festeggiare questo importante traguardo e di rendere omaggio a una persona che con il suo lavoro e la sua gentilezza ha contribuito a fare di San Lorenzo un luogo migliore”.

Gino Pollastrini di Riccione ha festeggiato il secolo di vita attorniato da un centinaio di persone, amici, parenti e persone giunti pure da Ancona e Cagli, Urbania e Urbino