Rimini, 26 ottobre 2024 – L’inchiesta attorno al delitto di Pierina Paganelli potrebbe prima o dopo allargarsi, coinvolgendo un secondo potenziale indagato, magari per l’ipotesi di favoreggiamento.
Nel ricorso presentato al tribunale del Riesame, gli avvocati che difendono Dassilva – Riario Fabbri e Andrea Guidi – hanno tentato di spostare i riflettori dal senegalese (in carcere dal 16 luglio in quanto unico indagato), suggerendo scenari alternativi rispetto a quello che vede Louis come l’autore materiale dell’omicidio dell’ex infermiera di 78 anni.
Il Riesame, nelle 33 pagine di motivazioni, ha però sostanzialmente ‘blindato’ l’impianto accusatorio messo in campo dalla Procura, confermando gli elementi a carico di Dassilva, a cominciare dal video della cam3 della farmacia San Martino che ha immortalato una sagoma transitare in via del Ciclamino alle 22.17 del 3 ottobre 2023. Sotto la lente di chi indaga c’è un aspetto in particolare, sottolineato anche nelle motivazioni del Tribunale del Riesame, che ha messo l’accento su quei dieci minuti intercorsi dall’arrivo di Manuela Bianchi in garage al ritrovamento del cadavere di Pierina la mattina del 4 ottobre.
"La difesa – si legge nella relazione del Riesame – pone in luce la stranezza di taluni comportamenti di Manuela Bianchi (la nuora di Pierina e amante di Louis, ndr) tra i quali la ritardata reazione emotiva alla scoperta di un cadavere, stranezza che si associa alla singolarità del mancato immediato riconoscimento del cadavere". Circostanze che, secondo i giudici: "Non possono condurre almeno sotto un profilo di qualità probabilistica a ritenere che essa stessa sia autrice materiale dell’omicidio".
"I rilievi – aggiunge il Riesame – potrebbero al più suggerire che Manuela possa essere stata a conoscenza e magari concorrente morale dell’omicidio, ma ciò non escluderebbe la responsabilità dello spietato esecutore dell’omicidio". "Le stranezze di Manuela fatte rilevare dalla difesa – si legge ancora nelle motivazioni – sono compatibili non solo con una conoscenza del crimine antefatta, ma anche con il fatto che essa quella mattina sia stata avvertita che vi era un cadavere da parte di chi aveva commesso il delitto".
Semplici considerazioni, nulla di più, che i giudici del Riesame hanno ritenuto di voler portare all’attenzione della Procura e degli investigatori della squadra mobile. I quali sono al lavoro da settimane per poter ‘cristallizzare’ lo scenario da loro ricostruito. Giovedì scorso la polizia ha infatti convocato in questura Loris Bianchi, il fratello di Manuela, per effettuare una copia forense dei cellulari in suo possesso. Non è da escludere che, nel progredire dell’inchiesta, possano emergere nuovi elementi che porterebbero in quel caso gli inquirenti ad accendere i fari su altri potenziali indagati.