Rimini, 8 giugno 2024 – “Resto fermamente convinta dell’estraneità di Louis. Anche perché, se avesse voluto fuggire all’estero, temendo di essere catturato, avrebbe già avuto la possibilità di farlo. Lo stesso Louis ha annullato, insieme Valeria, un viaggio in Senegal che era già stato programmato da tempo, proprio perché non potesse esserci nessun fraintendimento su un eventuale desiderio di lasciare il nostro Paese". A parlare è la nota criminologa Roberta Bruzzone, consulente della difesa di Louis Dassilva, il vicino di casa di Pierina Paganelli, dall’altra sera iscritto nel registro degli indagati. Il 34enne senegalese è difeso dall’avvocato Riario Fabbri del foro di Rimini.
Bruzzone, contro Dassilva è stata ipotizzata l’accusa di omicidio volontario aggravato. Come mai iscrivere solo il suo nome nel registro degli indagati, e non anche quello degli altri sospettati?
"Con ogni probabilità, la Procura ha in mano degli elementi che riguardano solamente lui. Altrimenti avrebbe esteso le garanzie anche agli altri soggetti coinvolti nella vicenda. Vedremo quale sarà lo scenario che andrà delineandosi e faremo le opportune considerazioni".
Per quanto riguarda il movente?
"Crediamo di aver intuito l’ipotesi della Procura, basata su un duplice movente. Da un lato, secondo gli inquirenti, Louis potrebbe aver agito per difendere la sua amante, Manuela, dalla minaccia rappresentata da Pierina. Dall’altra, per paura che Pierina potesse, anche involontariamente, rivelare la relazione extraconiugale a Valeria".
È uno scenario plausibile?
"No, almeno da quello che sappiamo. Lo dimostra chiaramente il fatto che il matrimonio tra Valeria e Louis ha retto anche dopo la scoperta del tradimento".
Martedì e mercoledì saranno svolti gli accertamenti irripetibili. Cosa vi aspettate?
"Difficile fare previsioni. Di certo saremo presenti anche noi, sia ad Ancona che a Roma, insieme ai nostri consulenti".