Alle piante si fanno anche le tomografie. Per conoscere la loro salute, andando oltre a quanto si può vedere, Geat farà ad alcune tra le piante più di pregio in città una cinquantina di tomografie. Si tratta di esami approfonditi che hanno l’obiettivo di capire se gli alberi più vecchi, quali potrebbero essere i pini nei principali viali della città, godono di buona salute, o altrimenti se è possibile salvarli. Tra gli esami che verranno svolti nelle prossime settimane figurano anche 100 prove di trazione e circa 300 test con penetrometri, che consentiranno di raccogliere informazioni dettagliate sulla salute e sulla solidità delle alberature. Un lavoro che si basa sulla prevenzione, cosa che si fa anche attraverso le potature per sfoltire le chiome ed evitare problemi di instabilità. Il programma delle potature da qui alla fine dell’anno prevede interventi su 900 piante al alto fusto tra cui pini e platani, individuati durante il censimento arboreo in base a specifiche esigenze di salute e sicurezza delle piante. Parallelamente, Geat, come da indicazione dell’amministrazione, proseguirà con il censimento delle alberature lungo le strade e nei giardini pubblici. Oggi il patrimonio arboreo tratta circa 35mila alberi. Geat ha già censito svariate migliaia di piante e stima di poter fare verifiche su ulteriori 20mila alberi. il cambiamento climatico necessita un adeguamento delle strategie non solo sulle piante ma anche nei parchi e giardini. "A partire dal 2025 - spiega Fabio Galli presidente di Geat - la gestione delle attività di sfalcio e manutenzione del verde urbano a Riccione dovrà adattarsi sempre più ai cambiamenti climatici in corso. L’aumento delle temperature e la variabilità delle condizioni atmosferiche stanno intensificando la crescita della vegetazione, richiedendo quindi un’estensione dei periodi di manutenzione" che Galli vorrebbe ampliare da marzo e settembre.
CronacaGeat farà le ‘Tac’ per testare lo stato di salute delle piante