MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Furbetto del cartellino a Rimini, licenziato

Dipendente comunale timbrava e lasciava l’ufficio per commissioni personali. Ora fa causa per il reintegro

Un dipendente timbra il cartellino prima di entrare al lavoro

Un dipendente timbra il cartellino prima di entrare al lavoro

Rimini, 5 novembre 2024 – Timbrava e poi usciva dall’ufficio, per fare altro. A volte la spesa, altre per sbrigare delle commissioni. Ma qualche collega si è insospettito per quelle assenze ripetute durante l’orario di lavoro.

La segnalazione è arrivata al dirigente del settore, che così ha cominciato a tenerlo d’occhio. E alla fine i sospetti contro quell’impiegato, un dipendente del Comune di Rimini in servizio all’ente da diversi anni, si sono rivelati fondati.

Più volte l’uomo ha timbrato il cartellino per poi uscire dall’ufficio, in maniera ingiustificata, per sbrigare faccende personali. Numerosi gli episodi che sono stati contestati al dipendente ’infedele’, che lavora come impiegato amministrativo in Comune. O meglio, lavorava. Perché palazzo Garampi, al termine del procedimento disciplinare avviato nei suoi confronti, ha deciso di licenziarlo.

Il provvedimento è stato adottato diversi mesi fa. Ma la notizia è venuta a galla ora perché l’uomo, nel frattempo, ha fatto causa al Comune, che in una delle ultime riunioni della giunta ha deciso di opporsi, convinto della legittimità del provvedimento preso contro il ’furbetto del cartellino’. L’ex dipendente ha presentato ricorso contro il licenziamento al tribunale del lavoro di Rimini: chiede al giudice di essere immediatamente reintegrato e anche un risarcimento danni, per tutti i mesi di stipendio persi da quando gli è arrivato il ’benservito’.

L’assessore al personale Francesco Bragagni
L’assessore al personale Francesco Bragagni

Ma a Palazzo Garampi non hanno alcuna intenzione di fare marcia indietro. Il Comune ha messo tutto in mano ai propri avvocati. Per l’assessore al personale Francesco Bragagni il licenziamento è stato “un provvedimento necessario” alla luce di quanto è emerso. “Una decisione – continua – che conferma l’attenzione dell’amministrazione nell’applicare nella maniera più scrupolosa possibile le normative in vigore, con l’obiettivo di tutelare il buon nome sia dell’ente sia di tutti i suoi dipendenti”.

“Voglio rivolgere un ringraziamento al nostro personale – prosegue ancora Bragagni – che garantisce quotidianamente l’operatività degli uffici e di tutti i servizi rivolti ai cittadini”. Come dire: il cattivo esempio di uno non deve rovinare l’immagine degli altri dipendenti del Comune di Rimini, che lavorano con dedizione e impegno. “Proprio per questo motivo – conclude l’assessore – continueremo a mantenere alta l’attenzione, attraverso controlli rigorosi”.