Il travaglio è stato lunghissimo. Ma alla fine anche Fratelli d’Italia ha partorito la lista dei candidati di Rimini alle regionali. Fuori Gioenzo Renzi, sempre più in contrasto con il partito. A correre per un posto a Bologna saranno Nicola Marcello, Carlo Rufo Spina, Antonia Barnabè e Monia Amadei. "Siamo arrivati per ultimi – ammette Marcello – Nel resto dell’Emilia Romagna i candidati di FdI sono già stati ufficializzati. Ora possiamo finalmente partire anche noi con la campagna elettorale. Batteremo palmo a palmo il territorio con entusiasmo e passione, per raccontare le azioni e i risultati del governo Meloni e presentare le nostre proposte per Rimini su infrastrutture, trasporti, sanità, turismo". La lista dei candidati è stata "definita dalla direzione regionale e nazionale del partito". Marcello, coordinatore provinciale di FdI e consigliere comunale, da tempo era certo di essere candidato, tanto che ha affisso i manifesti da settimane. Spina, approdato (come Marcello) da pochi anni in FdI, ha battuto la concorrenza di Flavio Mauro e Giulio Mignani. Più facile è stata la scelta delle donne. Monia Amadei, classe 1976, assessore a Novafeltria, è entrata da un anno in FdI. Una storica esponente è invece Antonia Barnabè, imprenditrice riccionese di 58 anni, già consigliera comunale di An dal 1994 al 2004. "Il nostro obiettivo – conclude Marcello – è portare alla vittoria il centrodestra e consolidare il consenso di FdI, che a giugno alle Europee è diventato il primo partito della provincia".
Fuori dai giochi il decano Gioenzo Renzi. "È stata una mia scelta, da Bologna e Roma mi hanno chiesto volte di candidarmi. Rinuncio perché sono contrario alla gestione del partito a Rimini, e l’ho detto chiaramente ai vertici regionali e nazionali. C’è chi è entrato in FdI solo per conquistare la poltrona. Marcello, coordinatore provinciale da meno di un anno, in questi mesi ha lavorato soprattutto per la sua candidatura". Il capogruppo di FdI non ha digerito nemmeno "il fatto che alle elezioni provinciali non sia stata eletta Elisa Bordoni. Era la candidata da me sostenuta, FdI poteva avere tre consiglieri anziché due, c’è ha agito affinché la Bordoni non venisse eletta e l’ha fatto solo per colpire me".