REDAZIONE RIMINI

Frode fiscale e usura: la Finanza confisca auto di lusso, immobili e conti per 1,6 milioni

Le indagini delle Fiamme Gialle di Rimini hanno permesso di smantellare due distinti sistemi illeciti ramificati sul territorio riminese, coinvolte 5 persone condannate in via definitiva per gravi reati economico-finanziari. Tra questi anche quelli di bancarotta, riciclaggio, estorsione e associazione a delinquere

I finanzieri hanno sequestrato beni per 1,6 milioni di euro

I finanzieri hanno sequestrato beni per 1,6 milioni di euro

Rimini, 4 aprile 2025 - Bancarotta fraudolenta, frode fiscale, riciclaggio ed autoriciclaggio, usura, estorsione, abusivismo finanziario, trasferimento fraudolento di valori, associazione a delinquere, reati fallimentari, falsità ideologica. Sono questi i reati che hanno portato la Guardia di Finanza di Rimini a confiscare a cinque persone, condannate in via definitiva per gravi reati economico-finanziari, beni per 1,6 milioni di euro.

L'esecuzione della confisca è nata a seguito di due diverse sentenze del tribunale, al termine delle indagine condotte dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria che hanno consentito di smantellare due distinti sistemi illeciti ramificati sul territorio riminese.

La maxi frode

Nel primo caso, un imprenditore nel settore turistico aveva messo in piedi una maxi-frode accumulando milioni di debiti fiscali e previdenziali. Le società alberghiere, costituite ogni anno, a fine stagione venivano svuotate, intestate fittiziamente a prestanome e trasferite all’estero per sfuggire ai creditori ed evadere le imposte mentre i profitti venivano sottratti e riciclati, tra prelievi in contanti e investimenti immobiliari.

Giro di usura ed estorsione

Nel secondo caso, era stato scoperto un giro di usura ed estorsione basato su prestiti a tassi altissimi che permetteva ai responsabili, con continue minacce, di accumulare denaro, poi reinvestito in beni di lusso. Le indagini patrimoniali hanno evidenziato un forte divario tra i redditi dichiarati dai condannati e il loro stile di vita, confermando che i beni accumulati erano il frutto di attività illecite.

Analisi delle transizioni finanziarie

Grazie a un’attenta analisi delle transazioni finanziarie e dei legami tra le società, è stato possibile risalire ai patrimoni illeciti. Le confische hanno riguardato svariati beni, tra cui immobili di pregio, auto di alta gamma e conti correnti utilizzati per nascondere i guadagni illeciti.

Parte dei beni confiscati è stata affidata all’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, con lo scopo di utilizzarli per fini istituzionali e sociali.