
Foto alla cognata nuda. La picchia e la ricatta
Una violenza selvaggia, incontrollabile. Il giorno dell’Epifania, si è intrufolato nell’appartamento della cognata dopo aver rotto un vetro. Poi ha impugnato una mazza e ha cominciato a bastonare senza pietà la povera donna, una cittadina marocchina residente a Rimini. Una grandinata di colpi che si sono abbattuti sulla vittima inerme, che continuava a piangere e a pregare di smetterla, il tutto davanti agli occhi dei suoi tre figli piccoli, costretti ad assistere a quello strazio. Non pago, l’aguzzino si è avvicinato al fagotto tremante - la moglie di suo fratello - le ha strappato i vestiti di dosso e l’ha lasciata nuda sul pavimento. Ma la sua vendetta non era finita: prima di andarsene, infatti, le ha scattato una foto con il cellulare. "Se non ritiri subito la querela, questa finisce su internet". Una storia dai contorni crudi quella che alla fine è costata una sfilza impressionante di denunce, inclusa quella per il reato di revenge porn, oltre ad atti persecutori e lesioni, ad un 38enne marocchino, portato in carcere dagli agenti della polizia di Stato di Rimini, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Raffaella Ceccarelli a seguito della richiesta presentata dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Una follia portata a galla dai poliziotti della questura e dietro la quale ci sarebbero dei dissapori, poi sfociati in episodi di violenza, tra la donna e il cognato. Quest’ultimo, infatti, non era visto di buon occhio dalla moglie di suo fratello, la quale aveva iniziato a sospettare che il parente potesse essere al centro di affari tutt’altro che legali. Avendolo notato gironzolare attorno al palazzo in cui abita insieme alla famiglia, la donna aveva espresso i suoi dubbi al marito, acuendo in questo modo le tensioni. Qualche giorno dopo, il 38enne si era presentato a casa della donna con il chiaro intento di intimidirla. L’aveva colpita con un pugno, poi le aveva graffiato il braccio con un temperino. Infine se n’era andato minacciando di ammazzarla. La malcapitata era corsa a denunciare l’accaduto alla polizia di Stato, scatenando però la ritorsione del cognato. Quest’ultimo avrebbe quindi atteso che la donna rimanesse da sola in casa insieme ai figli per entrare in azione e mettere in atto il suo piano e obbligare così la donna a ritirare la querela. Dopo averla picchiata, non si sarebbe fatto scrupoli a ricattarla con quella foto che la ritraeva completamente nuda. La ricostruzione della vittima è stata avvalorata dai referti del pronto soccorso e dalla fotografia inoltrata su messanger dal 38enne. Motivi che hanno quindi spinto la Procura a richiedere la custodia cautelare in carcere per il nordafricano.