Botte da orbi, fumogeni e sassaiole, spedizioni punitive. Non c’è pace per lo sport riminese, che negli ultimi mesi registra un vera e propria escalation di violenza. Dal calcio al basket, si moltiplicano le tensioni e le denunce. Dopo gli ultimi episodi (come lo scontro senza esclusione di colpi tra i tifosi irriducibili di Cesena e Rimini, armati di bastoni e caschi, avvenuto a Gatteo Mare il 19 gennaio scorso al termine della partita di terza categoria tra Valverde e Cattolica), le forze dell’ordine hanno alzato il livello di allerta contro le frange estremiste degli ultrà.
In una nota diramata nei giorni scorsi e indirizzata a Digos, comandanti delle compagnie dei carabinieri e delle polizie locali, il questore di Rimini Olimpia Abbate ha invitato le divise ad intensificare le misure di vigilanza in occasione delle gare sportive, incluse quelle dei campionati minori.
La decisione arriva a seguito di un aumento del clima di tensione tra le frange ultrà della provincia e quelle limitrofe, protagoniste di episodi di violenza che si sono verificati anche lontano dai luoghi delle competizioni sportive. Un esempio recente è quanto accaduto, appunto, al campo sportivo sportivo di Gatteo Mare. Nell’informativa, la Questura di Rimini richiama la necessità di un costante monitoraggio delle gare di calcio considerate potenzialmente a rischio, anche per categorie minori, e di ogni altro evento sportivo che potrebbe diventare occasione di scontri violenti.
Viene inoltre disposto un potenziamento dell’attività informativa per individuare in anticipo eventuali criticità che potrebbero mettere a rischio l’ordine pubblico. Analoga richiesta è stata rivolta ai comandanti dei carabinieri, con particolare attenzione agli incontri ritenuti sensibili, per i quali è previsto un numero elevato di spettatori o la presenza di tifoserie. Riflettori puntanti infine sugli impianti sportivi e sui loro gestori, specialmente in occasione di competizioni che richiamano tifoserie da altri comuni o da fuori provincia.
Insomma: le forze dell’ordine riminesi non vogliono farsi trovare impreparate e stanno mettendo in campo tutte le azioni necessarie per stoppare sul nascere possibili tafferugli e regolamenti di conti tra ultrà. Specialmente quando questi ultimi sembrano essere stati concordati preventivamente, come nel caso di Gatteo. Che l’attenzione sia ai massimi livelli, a Rimini e non solo, lo conferma anche il giro di vite nei confronti di alcune tifoserie. Come nel caso della prefettura di Forlì, che il 19 gennaio scorso ha vietato la trasferta ai tifosi riminesi in occasione del sentitissimo derby di Lega A2 di basket tra Pallacanestro Forlì e Rbr Rimini. Ma già lo scorso novembre la prefettura di Pesaro aveva fatto altrettanto, vietando ai riminesi la trasferta nelle Marche in occasione della partita tra Rbr e Vuelle.