Fu una fuga folle. Senza alcun riguardo per l’incolumità altrui, nell’estremo tentativo di seminare la polizia alle loro calcagna. Una fuga iniziata quando sul colle di Covignano una pattuglia li affiancò intimando loro l’alt perché sospettati di essere i responsabili di una serie di furti compiuti nelle ville della zona. Una fuga, continuata a tutto gas per le strade di Covignano, dove per riuscire a seminare gli agenti i due, un 38enne di Cupra Marittima difeso dall’avvocato Paruscio e un 32enne macedone difeso dall’avvocato Sonia Giulianelli, erano arrivati anche a speronare l’auto delle forze dell’ordine, prima di proseguire a piedi dopo aver abbandonato l’auto in un vicolo cieco. I due uomini, a fine maggio furono infine arrestati per resistenza a pubblico ufficiale dopo il lungo inseguimento e ora, nei giorni scorsi per loro è arrivata la condanna. Il tribunale di Rimini ha giudicato colpevoli entrambi gli imputati e condannato a 2 anni e 11 mesi di carcere il 38enne italiano e a 2 anni e 6 mesi il complice macedone. Nei confronti dell’italiano, che secondo le ricostruzioni si trovava alla guida del veicolo in fuga, è stato disposto anche il ritiro della patente e la confisca dell’automobile.
L’inseguimento era accaduto all’ora di pranzo di un giorno di fine maggio, quando alla polizia erano arrivate le segnalazioni di alcuni residenti di Covignano, che avevano notato i tre (insieme ai due imputati c’era anche una ragazza di 27 anni, allora denunciata) aggirarsi davanti ad alcune abitazioni. Un comportamento più che sospetto, come se stessero facendo i sopralluoghi prima di entrare in azione in una delle ville di Covignano. Anche qui, come in altre zone di Rimini, da tempo i residenti si sono organizzati contro i ladri, con una chat per segnalare le persone e i movimenti sospetti alle forze dell’ordine. E così avevano fatto anche quel giorno, avvertendo la polizia di quei tre giovani sospetti a bordo di una Kia. Poco dopo le volanti della polizia arrivate sul posto avevano trovato in strada uno dei componenti della banda, prima che quest’ultimo lanciasse l’allarme e salisse sulla Kia del complice per ripartire a folle velocità per le strade di Covignano. All’altezza del bar Ilde la banda aveva poi imboccato via delle Fonti, inseguita dalle pattuglie della polizia a sirene spiegate, di cui una venne anche speronata. La fuga della banda però terminò in una strada sterrata dove l’auto rischiò anche di ribaltarsi per la velocità. Infine, i due uomini vennero arrestati grazie all’arrivo dei rinforzi.