Rimini, 25 luglio 2021 - Focolaio tra i dipendenti, e l’hotel è costretto a chiudere i battenti per fare la quarantena. Succede all’hotel Punta nord di Torre Pedrera, dove è stata accertata ieri mattina la positività di 5 lavoratori. La situazione è precipitata nel giro di poche ore: appena si è avuto il risultato dei tamponi a cui si erano sottoposti venerdì alcuni dipendenti, che presentavano sintomi compatibili con il Covid, il dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Ausl ha avviato l’indagine epidemiologica e disposto il provvedimento per l’albergo di Torre Pedrera.
Il focus Focolaio in hotel a Rimini. "Ho chiuso l’albergo, altri fanno finta di niente"
"Per le vacanze in albergo non occorre il Green pass"
Tanti i turisti, oltre 350, che si trovavano nell’hotel quando si è saputo dei dipendenti positivi. "Ma molti di questi – spiega il titolare dell’hotel, Gianluca Scialfa – dovevano lasciare l’albergo proprio ieri mattina, per rientrare a casa. L’Ausl ha ritenuto che non fosse necessario per loro fare i tamponi, in quanto non avevano avuto un contatto prolungato con i dipendenti". Altri invece resteranno in albergo fino a questa mattina, poi ripartiranno anche loro e a quel punto il Punta nord chiuderà una decina di giorni per fare la quarantena. "Abbiamo passato la giornata di ieri – continua Scialfa – ad avvertire i clienti in arrivo, per avvisarli che l’hotel chiude per la positività di alcuni dipendenti". Erano in arrivo, tra ieri e oggi, centinaia di turisti. Molti, per non rinunciare alla vacanza, hanno cercato una sistemazione altrove, in hotel di Torre Pedrera, Viserba e Bellaria Igea Marina. E’ scattato il passaparola tra gli albergatori, che insieme alla direzione del Punta nord hanno cercato di rirproteggere gli ospiti in arrivo, una volta informati dell’accaduto.
Intanto all’hotel Punta nord non resta che chiudere. Tutti i dipendenti che hanno avuto un contatto con i colleghi infetti osserveranno il periodo di isolamento all’interno dell’albergo. "Purtroppo è capitato a noi, ma poteva capitare in qualsiasi altro albergo – continua Scialfa – Abbiamo rispettato le regole e osservato i protocolli, ma questo non è bastato a impedire il focolaio". L’hotel da ieri mattina è in costante contatto con il dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Ausl. Tutto il personale a rischio rimarrà quindi in quarantena per il tempo previsto, una decina di giorni. Non era possibile fare altrimenti. Trattandosi non di uno o due casi isolati ma di un focolaio, con 5 dipendenti contagiati, l’Ausl ha ritenuto indispensabile la chiusura dell’hotel e la profilassi per tutti i dipendenti. Per la Riviera è un durissimo colpo, nel pieno della stagione turistica. Lo è, naturalmente, anche per l’albergo. "Noi abbiamo seguito scrupolosamente le regole – conclude Scialfa – e appena sono emersi i casi di positività ci siamo attivati per risolvere la situazione. Abbiamo fatto il possibile".
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