Filosofia e fisica vanno insieme alla ricerca dell’inizio dell’universo

Domani alle ore 18,30 nella sala Rubino dei Giochi del Titano la presentazione del libro di Tiziano Cantalupi e Filippo Onoranti

Filosofia e fisica vanno insieme alla ricerca dell’inizio dell’universo

Filippo Onoranti, filosofo, autore del libro assieme a Tiziano Cantalupi

Chi siamo e da dove veniamo? Queste sono le eterne domande che l’umanità si pone fin dall’alba dei tempi, interrogativi che hanno appassionato generazioni di filosofi, scienziati e teologi, senza mai giungere a risposte definitive. Fin dalla sua comparsa sulla Terra, l’uomo si è guardato intorno e ha cercato di comprendere le origini della vita e dell’universo, un enigma che abbraccia la scienza, la filosofia e la fede religiosa. Nel tentativo di fornire una nuova prospettiva a questi interrogativi senza tempo, il fisico faentino Tiziano Cantalupi e il filosofo ravennate Filippo Onoranti uniscono le loro competenze nel libro La nascita dell’universo dal nulla (Santelli edizioni). Un’opera ambiziosa, in cui il sapere filosofico viene intrecciato alle fondamentali scoperte della fisica quantistica, proponendo una visione moderna e affascinante della genesi cosmica.

La conversazione su questi temi profondi e complessi prenderà vita domani alle ore 18,30 nella sala Rubino dei Giochi del Titano, grazie all’evento organizzato in collaborazione con Minerva Edizioni e facente parte della rassegna Mementi mercoledì d’autore. Il giornalista Beppe Tassi modererà l’incontro, garantendo una narrazione coinvolgente e accessibile al pubblico. L’evento è a ingresso libero e sarà seguito da un aperitivo offerto dagli organizzatori. Un’occasione conviviale per approfondire e discutere i temi trattati. Il libro di Cantalupi e Onoranti rappresenta un ponte tra il sapere antico e le più recenti scoperte scientifiche. L’opera ripercorre le radici filosofiche che affondano nell’antica Grecia, dove il concetto di arché – ovvero il principio primo dell’universo – fu esplorato da pensatori come Talete, Anassimandro e Parmenide.