REDAZIONE RIMINI

I figli di Pierina all’attacco: “Basta sciacallaggio nei confronti di nostra madre”

Lo scrivono gli avvocati: “Contenuti di dubbi gusto se non diffamatori nei confronti della signora Paganelli e della sua famiglia nei commenti sull'indagine su questa o quella piattaforma”

Rimini, 21 dicembre 2024 – "Nelle ultime settimane è stata portata alla nostra attenzione una pluralità di contenuti di dubbio gusto – laddove non autenticamente diffamatori – inerenti alla povera signora Paganelli ed alla sua famiglia, raggiunta recentemente da deprecabili tentativi di estorsione di informazioni sull'indagine da commentare su questa o quella piattaforma".

I sopralluoghi per le perizie sulla cam 3 per cercare di risolvere l'omicidio di Pierina Paganelli (foto Migliorini)
I sopralluoghi per le perizie sulla cam 3 per cercare di risolvere l'omicidio di Pierina Paganelli (foto Migliorini)

Lo scrivono Marco e Monica Lunedei, avvocati di Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi, i figli di Pierina Paganelli, massacrata con 29 coltellate il 3 ottobre del 2023 a Rimini. Aggiungono gli avvocati: "Comprendiamo che il caso relativo a questo omicidio sia in grado di catalizzare, anche soltanto per semplice curiosità, l'attenzione dei più. Il nostro ruolo ci impone tuttavia di ricordare a tutti che la triste vicenda che ci occupa ha al centro la morte di una persona ed il dolore incommensurabile della famiglia che la amava. Questo dolore, già di per sé straziante, è acuito in queste settimane dalla cornice delle festività natalizie, durante le quali, come troppe famiglie sanno, le sedie vuote attorno alla tavola imbandita hanno un peso quasi insopportabile. La signora Paganelli era una madre, una nonna ed un'amica amorevole, sempre disponibile ad aiutare il prossimo con il sorriso, spesso a costo di mettere i propri desideri e bisogni in secondo piano: le persone che l'amavano e che oggi quel sorriso hanno perso portano dentro questo ricordo di lei, ed è profondamente sbagliato ed ingiusto che la sua immagine virtuosa sia distorta in modo completamente immotivato e gratuito da chi, da questa distorsione, tenta di trarre giovamento e consenso".

Concludono i legali: "Fermi il diritto di cronaca e di opinione, vogliamo fare un appello alle coscienze individuali, affinché il rispetto della morte e del dolore dei superstiti torni al primo posto nella gerarchia dei valori che orienta il dibattito sulla vicenda, non perdendo mai di vista che – davanti alla cam3, ai campioni di Dna, alle SIT ed agli interrogatori – si erge la memoria di una persona brutalmente strappata agli affetti più cari".