Avanti, c’è posto. Le festività e poi la fiera del Sigep (che si terrà dal 18 al 22 gennaio) porteranno in dote migliaia di posti di lavoro nel Riminese. Negli alberghi e anche in parecchi ristoranti e locali. "Il problema è riuscire a trovarlo, il personale", allargano le braccia Patrizia Rinadis, presidende di Federalberghi Rimini, e Gianni Indino, presidente di Confcommercio.
La ricerca di personale, da parte degli albergatori, è cominciata già da un po’. A Rimini gli hotel aperti per le festività saranno più o meno 450, a Riccione circa 140. Numeri più bassi nelle altre località.
"A Rimini molti albergatori assumeranno collaboratori per un periodo più lungo, che va da Capodanno fino ai giorni del Sigep", assicura la Rinaldis, presidente di Federalberghi Rimini.
I telefoni dell’associazione albergatori sono roventi, in questi giorni. "Da una nostra ricognizione – continua la Rinaldis – gli hotel annuali assumeranno, in media, 2 o 3 persone. Mentre quelli che riapriranno appositamente per Capodanno e il Sigep recluteranno (sempre in media) dai 6 agli 8 lavoratori".
Da qui la stima: "Queste festività e poi il Sigep daranno lavoro ad almeno 1.900 persone a Rimini. Negli hotel annuali le figure più ricercate sono quelle di sala. Negli altri alberghi si sta cercando invece personale per tutte le mansioni". Ma trovare lavoratori per questo periodo, come ammette la Rinaldis, "si sta rivelando un’impresa ardua per non pochi albergatori". Una difficoltà già segnalata da Claudio Montanari, il presidente della Federalberghi di Riccione.
Un discorso che vale anche per i pubblici esercizi.
Secondo l’indagine (dati Excelsior) di Confcommercio, da qui fino a febbraio si prevede di assumere oltre 1.500 persone nel settore della ristorazione. Le figure più richieste sono i camerieri (ne servirebbero quasi 500) e gli aiutocuochi (350). Ma la metà dei ristoratori fatica a trovare il personale, e in non pochi casi i candidati che si presentano risultano "inadeguati".
"Purtroppo – dice Indino – continua la difficoltà nel reperire per i pubblici esercizi. Un trend negativo che si fa sentire anche in questo periodo di grande afflusso per le feste natalizie e Capodanno".
I dati dell’indagine "dicono che la metà dei nostri imprenditori della ristorazione che vorrebbe assumere del personale, trova difficoltà per lo scarso numero di candidati, soprattutto per quanto riguarda camerieri di sala, cuochi, pizzaioli, specie per figure con esperienza. E il 16 per cento non trova figure adeguate alla mansione che deve coprire".
Secondo Indino, da questa situazione se ne esce solo "con maggiore flessibilità e minore burocrazia nel mercato del lavoro, e con la reintroduzione dei voucher nel settore, che chiediamo da tempo per riallineare domanda e offerta".
Per risolvere il problema "abbiamo puntato sulla formazione, soprattutto dei giovani, e incentiviamo i contatti tra imprese e scuole professionali. I risultati stanno arrivando ma non basta. Serve una svolta".