Vent’anni ancora da compiere e già un’accusa per maltrattamenti nei confronti della fidanzatina. È per questa ipotesi di reato che nei giorni scorsi un 19enne di origini brasiliane residente nel Riminese è stato arrestato in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere all’esito di un’indagine dei carabinieri coordinati dal pm Davide Ercolani. Il giovanissimo, infatti, avrebbe più volte denigrado, minacciato e picchiato la propria compagna, anche quando lei era al settimo mese di gravidanza e quando la ragazza venne appunto colpita da un violento calcio sulla pancia. Vessazioni che, addirittura, il giovane avrebbe messo in atto già dal 2021, quando il brasiliano indagato era ancora 17enne, sprezzante persino della denuncia, tanto da affermare: "Mi puoi anche denunciare, tanto le donne muoiono comunque… Hai visto come funziona, no? Sai quante donne vanno a fare denuncia per stalking, perché il fidanzato le minaccia di morte e la polizia non fa niente… E ricordati, se ti devo fare del male manderò qualcuno, mica sono scemo".
Secondo gli elementi raccolti dai carabinieri, le cui indagini sono state innescate quando invece la giovane fidanzata del 19enne il coraggio di sporgere denuncia lo ha infine trovato, il mosaico di tormenti e vessazioni messe in atto dal brasiliano sarebbe molto vasto. Non solo già all’inizio della loro relazione il 19enne le avrebbe impedito di passare del tempo con le amiche, ma anche cominciato sin da subito a denigrarla, sminuendo le sue capacità, oltre a rinchiuderla anche in casa quando la fidanzata avrebbe manifestato l’intenzione di lasciarlo. Episodi che, però sarebbero stati solamente la punta dell’iceberg. Il 19enne brasiliano infatti sarebbe arivato non solo a minacciare la fidanzatina di morte o di bruciare il bar della madre di lei, ma anche quando la giovane era incinta, al settimo mese di gravidanza, il 19enne non si sarebbe trattenuto da sferrarle un calcio in pancia al culmine di una lite. Infine, durante una serata in discoteca, la vittima di maltrattamenti sarebbe stata ancora minacciata di morte e colpita davanti a tutti con schiaffi solo per essersi intrattenuta a chiacchierare con una sua amica. Questo prima che, alla nascita del figlio, il 19enne estendesse le proprie ossessioni al bambinio, del quale aveva cercato di privare la madre scappando anche col passeggino o impedendo alla giovane di mettere il proprio cognome al piccolo. Una follia che, però, nei giorni scorsi è stata interrotta quando i carabinieri hanno eseguito la misura di custodia cautelare in carcere, disposta dal gip Ceccarelli, dove il brasiliano si trova in attesa dell’udienza di convalida.
Francesco Zuppiroli