Rimini, 17 agosto 2024 – I fuochi d’artificio a Rimini si sono visti soltanto in cielo. A Ferragosto la città non ha fatto il botto. Non c’è stato il solito assalto in spiaggia, anche per colpa delle mucillagini. Pochi turisti anche in centro. Una cartolina che fotografa l’estate più complicata da quella del 2020, segnata dalla pandemia.
Fatta qualche eccezione, tra cui la Rimini beach arena (invasa da 16mila giovani per la festa del ’Circoloco’), non è stato un Ferragosto indimenticabile. “Si è lavorato, ma non come ci aspettavamo o meglio come speravamo”, ammette Fabrizio Pagliarani, uno dei titolari del bagno 26. Un Ferragosto specchio di questa stagione difficile che, in attesa dei dati ufficiali di luglio e di agosto (dopo che giugno ha registrato un calo di presenze e arrivi), è stata finora segnata dalla flessione di turisti italiani. Una flessione non compensata dalla crescita degli stranieri.
I conti si faranno alla fine. La seconda metà di agosto dovrebbe portare qualche sorriso in più. “Dall’analisi delle prenotazioni – assicura Antonio Carasso di Promozione alberghiera – andiamo incontro a un buon periodo. Il weekend lungo iniziato con Ferragosto è positivo. Lieve flessione domenica 18, ma da lunedì 19 e per tutta la prossima settimana sarà occupato il 90% delle camere. Negli hotel a quattro stelle si viaggia per ora intorno al 93%, nei tre stelle siamo oltre l’80% e le richieste continuano ad arrivare. Il Meeting di Cl (che sarà di scena alla Fiera dal 20 al 25) come sempre aiuta”.
Dando uno sguardo a Booking, a Rimini il 77% di strutture non ha più disponibilità per la settimana prossima. “Nell’ultima settimana di agosto – prosegue Carasso – siamo già sopra il 75 per cento di camere occupate”. La situazione varia a seconda delle zone. A Torre Pedrera “la prossima settimana avremo il 95% di camere occupate – dice Fabrizio Bilancioni, referente degli albergatori della zona – e per quella dopo siamo al 75%”. Da nord a sud la musica non cambia. “Buona occupazione per la settimana del Meeting a Miramare e dintorni – conferma Corrado Della Vista, presidente di Conflavoro e referente del gruppo Sos alberghi – Preoccupa invece più la settimana dopo: dal 25 le prenotazioni sono in calo, i prezzi degli hotel si abbassano e questo preoccupa”.
A voler gettare uno sguardo oltre, si spera in un ottimo settembre. “Per il prossimo mese – assicurano Carasso e Coralie Delaubert, direttrice di Visit Rimini – stiamo andando forte. A oggi abbiamo il 10% in più di prenotazioni rispetto allo scorso anno”. Un aumento “trainato anche dagli eventi: i Mondiali di pattinaggio (in Fiera dal 6 al 22 settembre), i due Gran premi della Motogp a Misano, i vari eventi al Palas”.
Diversi hotel stagionali resteranno aperti più a lungo del solito, ma “c’è anche chi ha già annunciato – sottolinea ancora Della Vista – che chiuderà 8 settembre, perché non vale la pena restare aperti più a lungo”.