
Il Covid le aveva fermate, ma loro non mollano. Cristina Frizzi e la figlia Virginia Ermeti, titolari del ristorante Milton beach sulla spiaggia, stanno completando i lavori per inaugurare il nuovo Vichy Cristina di fronte all’Arco d’Augusto. Il locale doveva aprire alla fine di febbraio, "ma poi è arrivata la pandemia e abbiamo bloccato tutto".
Scongiurata l’ipotesi di coprifuoco e chiusura anticipata dei locali circolata nei giorni scorsi, le due ristoratrici vedono la luce. Il nuovo Vichy Cristina (che non avrà nulla a che fare con l’altro ristorante in via Gambalunga) aprirà il 20 ottobre. Sarà un bistrot alla francese: in tavola buon cibo e anche arte e musica. All’interno del locale il tocco di tanti artigiani e artisti, come le parenti dipinte dal pittore riminese Francesco Ferranti.
Se il locale riuscirà finalmente ad aprire tra pochi giorni, è anche per la volontà di Gianfranco Santolini. Commercialista, presidente del Club nautico di Rimini, Santolini è il proprietario dei muri. "Credo molto alla necessità di rilanciare la zona dell’Arco d’Augusto, che da troppi anni è un po’ abbandonata a sé stessa e ha problemi di sicurezza – è la sua premessa – Aprire un nuovo locale significa garantire anche un maggior presidio alla zona". Per questo "quando è scoppiata la pandemia ho fatto un patto con le titolari del Vichy Cristina: ho deciso di far pagare loro l’affitto simbolico di un euro tutto l’anno. Ho fiducia nel loro lavoro".
Santolini si è battuto per poter avere al locale un dehor esterno. Impresa non facile per i vincoli posti dalla Soprintendenza, tanto da aver impugnato (tramite gli avvocati) il diniego dell’ente su tavoli e sedie esterni. Problema superato, per ora, grazie alle norme del governo che hanno facilitato la vita ai locali dopo il lockdown, e recepite dal Comune col progetto Rimini open space. "Abbiamo un’autorizzazione temporanea per mettere i tavoli esterni, e la pedana è già stata montata – spiega Santolini – Non saremmo i primi. L’ha già fatto il ristorante Dallo Zio, in alcune serate d’estate, e il risultato è stato molto bello. Poter cenare e bere all’ombra dell’Arco d’Augusto è un privilegio".
Non ha dubbi il commercialista riminese, sulla necessità "di rilanciare anche in questo modo, con i locali, tutta la zona dell’Arco. Non sarebbe male nemmeno tornare a proporre eventi da queste parti. Ne dico uno, non a caso: il villaggio di Natale. Credo sarebbe una buona idea tornare ad allestirlo vicino all’Arco d’Augusto".
Manuel Spadazzi