"Farai la fine di Pierina". Nuova scritta nel garage e Louis la cancella subito

Via del Ciclamino, la frase è comparsa ieri. Una vicina ha dato l’allarme . Ma prima dell’arrivo della polizia la minaccia era già stata rimossa. .

"Farai la fine di Pierina". Nuova scritta nel garage e Louis la cancella subito

"Farai la fine di Pierina". Nuova scritta nel garage e Louis la cancella subito

Nuovi intrighi attorno al condominio di via Del Ciclamino, teatro il 3 ottobre dell’anno scorso del delitto di Pierina Paganelli. Nelle ultime 48 ore, delle misteriose scritte - con parole offensive e ingiuriose - sono apparse lungo le scale che conducono al piano seminterrato della palazzina del civico 31, a pochi metri di distanza dal punto esatto in cui la 78enne, ex infermiera in pensione, sarebbe stata aggredita al suo ritorno dopo un incontro nella sala del Regno dei Testimoni di Geova e accoltellata a morte con 29 fendenti. A dare l’allarme, ieri mattina, è stata una residente, che si è imbattuta nella scritte mentre stava salendo le scale. E’ stata lei, poi, a contattare la polizia di Stato. "Codarda", "Farai la fine di Pierina" e altri insulti irripetibili: sarebbe questo il contenuto nei messaggi vergati sulla parete che si trova proprio alle spalle della scena del crimine. La stessa autrice della segnalazione ha poi riferito ai poliziotti di aver visto Louis Dassilva - il 34enne senegalese, unico indagato per l’omicidio - scendere per ripulire i messaggi. I sospetti sono quindi ricaduti su Valeria Bartolucci, la moglie di Dassilva. All’arrivo della squadra mobile, guidata dal commissario capo Marco Masia, i messaggi erano ormai quasi del tutto illeggibili. Sono stati comunque avviati degli accertamenti per risalire all’autore (o all’autrice) delle scritte. Resta poi il dubbio: a chi erano indirizzate le offese e le minacce? Forse a Manuela Bianchi, nuora di Pierina, che per mesi ha intrattenuto una relazione extraconiugale con Louis, alle spalle dell’amica Valeria? Dubbi e misteri che non fanno altro che rendere ancora più ingarbugliata una matassa difficilissima da sbrogliare, nonostante gli sforzi incessanti degli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Paci. Non è la prima volta, ad onor del vero, che Manuela Bianchi finisce nel mirino. La donna nei mesi scorsi è stata infatti destinataria di lettere anonime con minacce di morte, e di scritte ingiuriose e sessiste, comparse prima sulla porta della sua abitazione, poi in un sottopassaggio e infine anche sulla sua auto. Insomma, nel condominio dei veleni sembra non esserci pace, nemmeno dopo l’iscrizione di Dassilva nel registro degli indagati e l’attesa svolta nelle indagini, che potrebbe arrivare una volta completati gli accertamenti irripetibili sui reperti isolati dalla polizia scientifica e provenienti dalla scena del crimine. Accertamenti che prenderanno il via l’11 luglio all’Università Tor Vergata di Roma.

Lorenzo Muccioli