REDAZIONE RIMINI

Mamma, papà e 3 figli: "Siamo tutti autistici"

Famiglia speciale racconta la sua normalità in vacanza a Riccione: "Abbiamo trovato un ambiente che ci ha fatto superare le difficoltà"

Mamma, papà e tre figli: famiglia autistica in vacanza a Riccione

Mamma, papà e tre figli: famiglia autistica in vacanza a Riccione

Riccione, 4 settembre 2022 - "Stare qui permette di vincere la paura, non piangere più, combattere sempre e arrendersi mai". Derek è il figlio più grande di Monia Gabaldo e Gabriele Selmo. Derek ha 9 anni e due fratellini gemelli, Liam e Colin, di sette anni. Tutti e tre soffrono di disturbi dello spettro autistico, con gradi e peculiarità differenti. Anche Monia, che è dottoressa genetista, e Gabriele soffrono di disturbi che rientrano nello spettro autistico. Lo hanno saputo pochi anni fa dopo gli esami effettuati in alcuni centri per comprendere più sui disturbi dei figli. Una famiglia autistica, come si definiscono, che ha trovato un luogo in vacanza dove hanno conosciuto persone e non differenze. Questo posto è il Club Family hotel di Riccione. "Autistici si – ci dice Monia -, combattenti che ogni singolo istante rielaborano informazioni e stimoli sensoriali e fisici per poter raggiungere obiettivi alla pari dei coetanei che faticano e che hanno paura di non essere accettati per chi sono, eccetto qui all’Hotel Cuoricini come lo chiamano Derek, Colin e Liam, qui dove personale e ospiti sanno spronarti verso nuove conquiste". Per raggiungere questo obiettivo sono serviti tre anni, e soprattutto persone capaci di andare dritte al cuore.

Far capire cosa significhi autismo è il primo passo, ma anche quello più complicato, ammette Monia. "Prima o poi arriva quella domanda, anche sotto un ombrellone: ‘Autistici? Ma cosa significa esattamente? Non vedo nulla che non vada’ e la risposta è così complicata e al contempo così semplice quando l’autismo lo vivi su te stessa e tutta la tua famiglia. Non necessariamente infatti c’è qualcosa che non va anzi, a volte va troppo, sentiamo troppo nel cuore, nella mente e nel corpo: il brusio diventa frastuono, il tocco diventa fastidio o dolore, gli odori diventano soffocanti, i gusti bruciano il palato, e poi tutto diventa come dopo aver giocato a giro giro tondo e non sai più dov’è il tuo corpo nello spazio. Oppure tutto è ovattato, tappi alle orecchie, e nulla ha odore o sapore".

Comprendere non è immediato come non lo è la miglior reazione a un comportamento inaspettato. "L’autismo è nascondersi sotto un tavolo per i rumori forti o correre via per la musica alta o i troppi bambini, è l’acqua che punge la pelle e la piscina dove non tocchi che ti risucchia, è sentire parole senza avere il tempo di collegarle a delle immagini". Ma qui in riviera è accaduto qualcosa che ha permesso ai bimbi di superare le proprie paure. E questo qualcosa ha più nomi: "Il bagnino Andrea che osserva e non dice niente ma sorride e ci consola se piangiamo, o Gina che si allontana dal bancone del bar perché commossa ci vede ballare e cantare, e ci abbraccia". Ci sono Noemi, Fabio e tanti altri. Tutto questo non è nato in pochi giorni. La famiglia Selmo viene all’hotel riccionese da tre anni e qui si è costruito un ambiente in cui i figli possono superare le difficoltà e divertirsi, senza paura come dice Derek.