Tredici tonnellate di ‘botti’ non regolari pronti ad essere esplosi nel cielo della Riviera la notte di Halloween. Fontane pirotecniche, razzi e petardi: tutto l’equipaggiamento necessario per un fine settimana di fuoco. Peccato solo che il materiale, secondo quanto accertato dalla polizia di Stato, contenesse un quantitativo di polvere esplosiva eccedente rispetto alla capienza del magazzino in cui era stato stipato. Per questo motivo la Divisione della polizia amministrativa della questura di Rimini ha disposto il sequestro dei prodotti, destinati principalmente alla vendita al dettaglio dei negozi della provincia. La scoperta è stata fatta in un deposito nella zona nord della città. Gli agenti, dopo aver notato un insolito movimento di persone che andavano e venivano dal magazzino, hanno deciso di ispezionare lo stabile, appartenente a una ditta di vendita all’ingrosso di materiale esplosivo con sede a Cesena. Nel corso dell’ispezione, i poliziotti hanno scoperto ben 8.078 chili di ‘polveri’ esplosive, quelle che con un termine tecnico viene definito Nec (contenuto esplosivo netto), contenute in articoli pirotecnici della Categoria V, gruppi "D" ed "E", destinati alla vendita. Una quantità supera di oltre 3mila chili il limite massimo consentito di 5mila chili di materiale esplodente stabilito nella licenza rilasciata nel 2017 dal Prefetto di Rimini per quel deposito. Di conseguenza, la Polizia ha messo sotto sequestro penale l’intero quantitativo eccedente, pari a oltre 3mila chili di contenuto esplosivo per gli artifizi del gruppo "D" e 4,5 chili per quelli del gruppo "E". Complessivamente, sono stati dunque sequestrati diversi bancali di fuochi d’artificio ed altri ‘botti’ per un totale lordo di circa 13.457 chili. Il titolare della ditta è stato denunciato a piede libero per detenzione di materiale esplodente in quantità superiore a quella autorizzata.
CronacaEvitato un Halloween di fuoco. Sequestrate 13 tonnellate di botti