L’associazione Marevivo contro la duna di sabbia costruita dai bagnini a protezione dell’arenile. Marevivo è una associazione nazionale nata nel 1985 che si impegna nella ‘tutela del mare e dell’ambiente, e la sensibilizzazione di tutti i temi legati al mare’. L’ultima uscita ha riguardato "l’enorme barriera di sabbia, estesa per ben 45 chilometri dai lidi di Comacchio a Cattolica, costruita dalle cooperative degli operatori balneari in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e i Comuni. Investimento costato 2 milioni di euro". Riccione è stata una delle località che si è sempre battuta per creare la duna a protezione dell’arenile, prima di altri lidi vicini. Ma per Marevivo la duna, invece che proteggere finirebbe per impoverire l’arenile. Rita Paone, responsabile divisione spiagge e coste Marevivo, ne ha parlato così: "Assistiamo per l’ennesima volta alla distruzione di ambienti naturali: le nostre spiagge. Questi movimenti di sabbia concorrono drasticamente all’erosione costiera: la sabbia, infatti, spostata verso terra, rende la battigia più bassa e la sabbia viene portata via più facilmente dalle onde, mutando anche la linea di costa. Anche quando la duna viene ridistesa in primavera, la sabbia è evidentemente meno compattata e ancora una volta viene risucchiata in acqua dalle mareggiate. I danni per l’ambiente sono inestimabili, così come quelli economici che dovranno sostenere le comunità per i ripascimenti".
Per l’associazione tutto questo viene fatto in nome "degli interessi economici che prevalgono sull’equilibrio dell’ecosistema". Il punto di vista della Cooperativa bagnini è diametralmente opposto, ma in questo caso non si tratta di semplice parere, visto che la formazione della duna è concordata con i tecnici di Regione e Comune. "Vorrei sapere su quale base scientifica si basa il parere di Marevivo - ribatte Diego Casadei, presidente della Cooperativa -. Perché altrimenti parliamo di una semplice opinione e basta. La funzione della duna è duplice. Viene eretta in inverno per limitare l’effetto delle mareggiate sulla sabbia che sarebbe portata via dalla forza delle onde. Ma non c’è solo la funzione di preservare la sabbia. La duna protegge anche l’abitato dalle ingressioni marine. Ce ne stiamo accorgendo soprattutto negli ultimi anni. A Cesenatico, ad esempio, di recente una forte mareggiata ha allagato l’abitato a ridosso della costa. La duna serve ad evitare simili episodi". Per Casadei è sbagliato vedere la duna come un aumento dell’erosione il che comporterebbe continui ripascimenti. "Il deposito di materiale dal mare, immesso dai fiumi, ormai non c’è più. Il ripascimento è dunque necessario, ma per effetto della duna, che al contrario è un aiuto".
Andrea Oliva