Un tour pieno di presenze, un disco barricadero dal titolo La Rivoluzione, un romanzo apprezzatissimo, una nuova trasmissione per la Rai vista con "gli occhi del musicista" e diversi assist per la nazionale italiana cantanti. È questo che fa di Enrico Ruggeri, un esempio di artista completo, capace di impegnarsi con successo su più fronti, sempre pronto a nuove sfide. La voce di Si può dare di più, inno del gruppo di artisti che si riunisce per eventi benefici, giovedì alle 21 al Neri scenderà in campo per dare il suo contributo nell’ imperdibile appuntamento con ‘La Partita del Cuore per la Romagna’ a sostegno della campagna Media-friends (in diretta su Italia Uno) per aiutare le persone gravemente colpite dall’alluvione di maggio.
Ruggeri, lei ha scritto Il fantasista. Nel mondo del calcio che ruolo si è ritagliato?
"Sono uno che ama fare gli assist più che i gol. Amo lanciare Moreno Donadoni con la palla in rete, diciamo che mi dà più soddisfazione servire l’altro. Mi sento un rifinitore. Da interista ammiravo Beccalossi, e ho scritto quella canzone dedicandola a quei giocatori che hanno giocato nel ruolo che fu di Evaristo, di Maradona, di Best. Ogni giocata è diversa dall’altra quando si ha la fantasia"
Oltre all’impegno concreto della raccolta fondi, che valore aggiunto dà la musica nell’aiutare?
"La musica unisce gli animi e le forze, suggerisce delle riflessioni. Da capitano ammiro tutti i miei colleghi che trovano il tempo per rendersi utili e fare del bene. Giocheremo contro altri artisti, il Golden Team per la Romagna allenato dal grande Arrigo Sacchi. Un onore. Il mondo dello spettacolo in generale può fare molto, si può dare di più, citando la canzone".
Dopo tanti anni passati sul palco e nelle sue molteplici attività, riesce ancora ad emozionarsi?
"L’emozione è la condizione necessaria per fare le cose. Scendere in campo, salire su un palco, presentare una trasmissione dove parlo di musica hanno tutte un comune denominatore: l’umanità con cui ti relazioni".
Rimini: che sensazione le suscita la città, con gli occhi del musicista?
"Rimini è una città che mi è cara, non si può non volerle bene. Ho conosciuto il sindaco Jamil, persona attiva e simpaticissima, e sono contento, siamo contenti di poter fare del bene, a fianco delle istituzioni, in un posto rinomato al mondo per il sorriso e l’ospitalità. Per tutti Rimini vuol dire affetto, vacanze, imprenditoria, melodiosa".
Rosalba Corti