FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Emergenza liste d’attesa: "Pochi aiuti dal privato". Fino a un anno di tempo per una colonscopia

Nel distretto di Rimini l’Ausl Romagna registra le maggiori criticità nelle prestazioni endoscopiche ed elettrocardiogramma holter, per cui i giorni medi tra prenotazione ed esecuzione sono oltre 200.

Nel distretto di Rimini l’Ausl Romagna registra le maggiori criticità nelle prestazioni endoscopiche ed elettrocardiogramma holter, per cui i giorni medi tra prenotazione ed esecuzione sono oltre 200.

Nel distretto di Rimini l’Ausl Romagna registra le maggiori criticità nelle prestazioni endoscopiche ed elettrocardiogramma holter, per cui i giorni medi tra prenotazione ed esecuzione sono oltre 200.

La salute non può attendere. È rincorrendo proprio questo postulato che l’Ausl Romagna nel 2024 ha predisposto un piano per l’abbattimento delle liste di attesa. Insieme alla carenza di personale, i tempi lunghi della sanità rappresentano infatti il più grande malanno di un Sistema nazionale che non sempre è in grado di offrire tempi adeguati a chi gli si rivolge per visite specialistiche o prestazioni sanitarie. Ecco perché l’Ausl Romagna, in termini di investimenti, lo scorso anno è arrivata a stanziare ben 13 milioni per fermare questa specifica ’emorragia’.

Eppure restano ancora sul territorio diverse criticità ’croniche’ che interessano per lo più prestazioni diagnostiche complesse come elettrocardiogramma Holter, colonscopia e gastroscopia. Dati alla mano, nel distretto sanitario di Rimini di trimestre in trimestre nel corso dell’ultimo anno per fissare una colonscopia programmata si sono registrati infatti picchi d’attesa anche di oltre un anno: 391 giorni (tra gennaio e marzo 2024), o di 186 giorni tra ottobre e dicembre, con una media di 174 giorni di attesa e un indice di performance medio annuale del 60,8%. Oscilla invece tra i 204 in quest’ultimo trimestre e i 151 giorni medi di attesa – con performance tra lo 0, 5 e 21% – il tempo necessario per sottoporsi ad un elettrocardiogramma Holter con priorità ’breve’. L’indice di performance medio è invece del 55% per una gastroscopia programmata. Anche qui con un picco negativo dello 0% nel primo trimestre del 2024 e 162 giorni di attesa.

"A causare un allungamento dei tempi di attesa per questo tipo di prestazioni è anzitutto la forte riduzione del contributo privato accreditato – spiega Mirco Tamagnini, direttore del distretto socio sanitario di Rimini –. Questo, unito allo scarso utilizzo del canale di screening da parte degli utenti in fascia di età dedicata e l’inappropriatezza prescrittiva comportano un allungamento dei tempi".

Le criticità, comuni anche agli altri distretti romagnoli, a Rimini si acuiscono a causa della forte riduzione di offerta da parte del privato accreditato, tanto che nel 2025, rispetto agli anni precedenti, "si è verificato un decremento pari al 40% nell’offerta di prestazioni erogabili a CUP ai cittadini da parte del privato accreditato", aggiunge Tamagnini. Tutti ostacoli da dribblare che pregiudicano anche i tempi, ad esempio, per le visite dermatologiche. Altro tallone d’Achille del nostro distretto. Nel corso dell’ultimo anno, programmare una visita in questa specifica branca sanitaria si è rivelato essere una vera e propria odissea da 110 giorni d’attesa nel caso di quest’ultimo trimestre, con un indice di performance spesso al di sotto del 70%, con picchi negativi del 50% tra gennaio e marzo di quest’anno. "In questo caso pesano le difficoltà nel reperire gli specialisti convenzionati, oltre al fatto che due specialisti ambulatoriali si sono trasferiti recentemente in un’altra regione – spiega ancora Tamagnini –. Anche qui poi si fa sentire la inappropriatezza prescrittiva e l’alto numero di prime visite prenotate dello stesso paziente in un arco temporale ridotto".

Ma i tempi lunghi, sebbene con un indice di performance trimestrale sempre intorno al 100%, non risparmiano anche altre prestazioni diagnostiche programmate molto richieste e cruciali come l’ecocolordoppler: 61 giorni medi di attesa, che lievitano sensibilmente a 238, 168, 202 giorni a seconda del trimestre se la prestazione è a priorità ’breve’. Poi c’è l’eco addome programmato (59 giorni medi di attesa); ecografia in ostetricia (13 giorni) e la mammografia (41 giorni medi di attesa).