Rimini, 22 settembre 2024 – Fino a quaranta volte più forte dell’eroina. Basterebbe questo per mettere i brividi riguardo alla potenza di stordimento devastante del Fentanyl (cosa è) La cosiddetta ’droga degli zombie’ che a partire dai sobborghi dei grandi centri urbani degli Stati Uniti col tempo si è allargata a macchia d’olio nelle sacche di tossicodipendenza di tutta Europa e senza risparmiare l’Italia, con le prime tracce della sostanza registrate dai centri per le dipendenze dell’Emilia.
A Rimini la devastante nuova sostanza non sarebbe ancora stata accertata dal Sert territoriale dell’Ausl Romagna, che tuttavia in questio giorni è al lavoro per imbastire un massiccio programma di screening dei propri pazienti, a caccia di potenziali tracce di Fentanyl in quei soggetti che potrebbero essere più esposti al consumo della droga degli zombie.
"D’altronde il ministero della Salute ha già lanciato l’allerta sulla diffusione del Fentanyl, con un piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio dell’oppioide sintetico (attivo da marzo, ndr) – spiega Teo Vignoli, il dirigente del Servizio Dipendenze Patologiche di Rimini –. Da un punto di vista clinico noi non abbiamo pazienti che si siano rivolti al servizio per intossicazione o dipendenza da Fentanyl. Ma questo non ci può rassicurare sul fatto che la droga non stia circolando anche da noi". Ecco allora che "nei prossimi mesi procederemo con uno screening della nostra popolazione in carico per capire se qualcuno sia entrato in contatto, oltre ad altre droghe, anche con questo oppioide molto potente". Questo per scattare quindi una "fotografia della situazione e agire di conseguenza" continua Vignoli.
Dal punto di vista trattamentale "siamo pronti a fronteggiare l’emergenza – garantisce il dirigente dell’Ausl –, comportandoci come con qualsiasi altro oppioide: dalla terapia farmacologica alla presa in carico assistenziale e psicologica".
Ma il rischio più grande, sarebbe legato al "alto rischio di overdose dato l’alto stordimento che provoca se rapportato allo scopo voluttuario di chi la assume".
Ecco dunque perché il Sert è già impegnato "con una campagna di sensibilizzazione e informazione ad hoc nei confronti di tutti i soggetti che riteniamo a rischio – conclude Teo Vignoli –. Un’azione che nei prossimi giorni intendiamo estendere anche al carcere di Rimini".
f.z.