ANDREA OLIVA
Cronaca

Educazione all’affettività a scuola. Il consiglio esplode tra le accuse

La proposta, avanzata dai consiglieri di maggioranza Carminucci, Tonti e Zamagni, ha scatenato polemiche

Amore e sesso tra i giovani, un argomento che ha fatto esplodere il consiglio comunale con due ore di. botta a risposta. In alto Edoardo Carminucci

Amore e sesso tra i giovani, un argomento che ha fatto esplodere il consiglio comunale con due ore di. botta a risposta. In alto Edoardo Carminucci

Amore e sesso tra i giovani, un argomento che ha fatto esplodere il consiglio comunale con due ore di continui botta a risposta. Tutto nasce da un ordine del giorno proposto dai consiglieri di maggioranza Edoardo Carminucci, Marco Tonti e Giualiano Zamagni. Il titolo è chiaro: ‘Educazione all’affettività nelle scuole’. L’obiettivo è inviare l’amministrazione a sensibilizzare le dirigenze scolastiche per introdurre questo tipo di argomento tra i giovani. Cosa che per altro già accade in diversi istituti superiori ed anche alle medie. Ma una volta accesa la miccia, il consiglio si è acceso con il consigliere Carlo Rufo Spina, Fdi, tra i più attivi a contestare la mancanza di competenza del consiglio comunale nella materia: "Cosa c’entra il Comune? Così diventa fuffa ideologica e pericolosa". Solo un preambolo per arrivare a contestare la teoria gender e scatenare la bagarre. Tornando all’Odg, per i tre consiglieri proponenti la situazione è chiara quanto preoccupante. "Secondo l’Istat (2024) - rilevano -, il 21,6% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze ha avuto il primo rapporto sessuale prima dei 16 anni. Per l’Istituto superiore di sanità (2021), il 6,7% già a 14 anni o meno. La Società italiana di contraccezione (dati 2017) rileva che il 10% degli adolescenti non usa metodi contraccettivi, mentre un adolescente su 20 contrae un’infezione sessualmente trasmessa". Non ultimo: "Oltre la metà delle nuove infezioni di Hiv riguarda giovani tra i 15 e i 24 anni. Inoltre, nel 2022-23 il 3,8% degli studenti ha subito bullismo omofobico sistematico (+270% rispetto al 2020-21)".

Fin qui difficile non essere d’accordo sull’importanza dell’argomento, "ed anch’io - ribatte Spina - capisco l’importanza di affrontare questi temi con giovani dai 12 anni in sù, non prima. Ma poi vedo che viene citato il Ddl fatto dal Pd", il cui contenuto viene definito "agghiacciante" perché “la finalità è quella di inserire l’educazione sessuale di genere fin dai 3 anni". Un fiume in piena, il consigliere, arrivato a bollare l’Odg dei consiglieri Tinti e Carminucci come "deliri genderisti". Un botta e risposta continuo anche con la vicesindaca Bellini che cercava di entrare nel merito delle attività che già oggi si fanno a scuola. Le bordate dall’opposizione sono arrivate anche da Andrea Pari, della Lega, preoccupato non per l’educazione all’affettività o alla sessualità da trattare a scuola, ma "per come si pensa di gestirle visto che tutto questo avrebbe un forte impatto sulla mentalità dei giovani". Siamo sempre lì: "Quando sento parlare di identità di genere mi vengono i brividi". Stessa musica per il leghista Loreno Marchei: "Questa è pura propaganda ideologica. Il vero obiettivo della propaganda gender sono i bambini". Due ore di discussione con Carminucci che tra il desolato e l’incredulo si lasciava andare così: "Ma voi li ascoltate i giovani? Penso che i giovani sarebbero imbarazzati dal livello di questo dibattito". Non solo, mentre Rufo Spiona citava il Ddl a firma Pd, Carminucci spiegava che alla base dell’Ordine del giorno si ritrovava "l’articolo uno della legge di bilancio del governo a guida Fdi". Tradotto "questi temi vengono strumentalizzati - chiude Zamagni -. Non si dice ai dirigenti scolastici cosa devono mettere nei piani formativi". Se a priori, come ha sottolineato anche il consigliere Luca De Sio, sesso e amore non sono più dei tabù quando si parla di educazione a scuola, sul come farlo le distanze restano enormi. L’odg è passato con 17 voti favorevoli e 9 contrari.

Andrea Oliva