E’ scoppiata la guerra in Paese. I commercianti spaccati sulla Ztl

Una quindicina di operatori attacca la presidente del comitato sulla pedonalizzazione del corso. La replica: "Si sono chiamati fuori". La sindaca Angelini: "Nessuna decisione è stata presa".

E’ scoppiata la guerra in Paese. I commercianti spaccati sulla Ztl

Corso Fratelli Cervi al centro delle polemiche sulla pedonalizzazione

"I volantini apparsi nelle nostre attività non hanno alcun intento diffamatorio". A precisarlo è Mario D’Emilio di Prima Beautystore, uno dei tanti negozi presenti in corso Fratelli Cervi. I volantini a cui si fa riferimento sono quelli comparsi in alcune vetrine del Paese per ribadire il no dei commercianti alla pedonalizzazione della via. Una miccia che in un batter d’occhio ha riacceso le polemiche. "Quello che abbiamo fatto io e altri quindici commercianti è l’espressione di una legittima preoccupazione riguardo a decisioni che potrebbero avere un impatto significativo sulle nostre attività – riprende D’Emilio –. La libertà di esprimere in modo civile un dissenso è un diritto che va tutelato". D’Emilio si scaglia contro la presidente del comitato di Riccione Paese, Lina Danese. "In un’assemblea pubblica presieduta proprio da Danese è emersa chiaramente l’opposizione della maggioranza dei presenti sulla Ztl – riprende –. Tuttavia, la pubblicazione del verbale dell’assemblea non è mai avvenuta. Questo solleva dubbi sulla trasparenza e la gestione della questione da parte del comitato. Quello che ci aspettiamo da un presidente è che garantisca maggiore chiarezza e partecipazione nella gestione delle decisioni che ci riguardano". Infine D’Emilio svela il giallo sugli autori dei volantini incriminati. "Dietro a questi fogli ci siamo io e altri 15 commercianti. Siamo pronti a chiedere che venga convocata una riunione ufficiale in cui il comitato di Riccione Paese dia conto dell’operato svolto fino ad oggi".

Un terremoto annunciato che sta scuotendo le strade del Paese. La questione sembra sottolineare una rottura anche all’interno dello stesso comitato che non si dimostra abbastanza unito davanti alla questione. "Sottolineo che Mario D’Emilio non fa più parte del comitato di Riccione Paese per sua volontà – spiega Lina Danese – E soprattutto in Paese non c’è alcuna spaccatura tra i commercianti. L’intento è sempre quello di lavorare insieme per il bene di corso Fratelli Cervi, dei suoi operatori e abitanti. Fare una guerra alle intenzioni dell’amministrazione non ha senso, di fatto nessuno ancora ha deciso nulla a riguardo se non la partenza di una serie di studi ambientali che ci hanno coinvolti dal primo giorno". Di fatto però sembra che in Paese alcuni commercianti si stiano staccando di netto dal comitato, pronti a crearne uno nuovo. La questione dei volantini, mai passata dal gruppo di persone facente capo a Danese, ne è l’espressione. Una frangia dei commercianti ha già preso una posizione netta, tanto che esiste già un gruppo Whatsapp di una quindicina di membri ’No Ztl’, diverso da quello ufficiale del comitato.

Ma dall’amministrazione arrivano parole di chiarimento. "La questione è rimasta ferma all’ultimo incontro pubblico – spiega la sindaca Daniela Angelini –. In questo momento è in atto uno studio di riqualificazione del Paese e sottolineo che non è stata presa ancora nessuna decisione. Non è cambiato nulla se non l’avanzare di uno studio che serve a riqualificare l’intera zona".

Federico Tommasini