Una scoperta tira l’altra. E potrebbe portare nuove soprese. Perché ul crocifisso della chiesa di Santa Croce di Villa Verucchio finora è stato considerato una copia o addirittura un falso, una ripittura opera di un anonimo artista. Uno studio più approfondito, legato agli affreschi appena rinvenuti, sembra invece accertare che sia un’opera del ’200. Si tratta di un crocifisso tipico bizantino con quattro chiodi e il corpo del Cristo arcuato. L’autore potrebbe essere della scuola di Cimabue, di Pisano o dell’anonimo maestro di crocifissi francescani. Anni fa i curatori di una mostra di Firenze rispedirono al mittente il crocifisso e lo definirono un falso. Da allora non è stato mai valorizzato. Gli studi attuali ne danno un’interpretazione del tutto diversa. Di crocifissi del ’200, in provincia, non ci sono tracce. Il difficile per gli esperti viene ora: verificare cosa c’è sotto la ripittura e riportarlo alla luce.
CronacaE quel crocifisso ’snobbato’ potrebbe essere del ’200