Niente Dad e quarantena per gli studenti con due vaccinazioni. Buona notizia? Macché, la rete nazionale Scuola in presenza e il comitato Ragazzi a scuola hanno presentato una diffida contro l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, che si era spinto ad anticipare questo scenario per il ritorno sui banchi in settembre. Poco importa che lo stesso assessore nella giornata di ieri abbia fatto una parziale marcia indietro, spiegando che la decisione spetterà alla scuola, garantendo l’autonomia dell’istituzione. A quel punto la battaglia dei genitori era già partita.
Ma perché contestano le parole di Donini per un ritorno alla normalità delle lezioni? "Queste affermazione – spiega Stefania Montebelli, rappresentante regionale della rete SiP - viola i principi della Costituzione e i diritti dei minori, rischiando di legittimare in Emilia-Romagna un’arbitraria discriminazione fra studenti vaccinati per i quali la scuola resterebbe aperta e in presenza, e non vaccinati per i quali la scuola sarebbe chiusa".
Il problema dunque non risiede nella difficoltà di garantire la doppia dose alla fascia di età tra 12 e 19 anni entro l’inizio dell’anno scolastico, bensì nella stessa necessità di vaccinare i ragazzi. Sempre il comitato dei genitori fa notare che "nessuna evidenza scientifica dimostra che sia necessario imporre o raccomandare la vaccinazione anti-Covid ai minori". Usando i numeri, "i decessi nella fascia di età 0-19 anni da marzo 2020 al 28 aprile 2021 sono stati 24 su 130mila, quasi tutti con comorbidità. La vaccinazione, dunque, non andrebbe a proteggere questa fascia di età, in quanto già non colpita dal virus, né dalle sue varianti", precisano i genitori del comitato. Eccoci dunque al vero nodo del confronto, ovvero vaccinazione sì, vaccinazione no per i più giovani. "A fronte dell’obiettivo nazionale e regionale di arrivare a un’immunità di gregge (naturale o per vaccinazione) di circa il 75% della popolazione, è utile ricordare che la fascia di età 0-19 anni rappresenta il 18% circa della popolazione, e dunque potrebbe esserne tranquillamente esentata". Niente vaccini dicono i genitori, al contrario degli obiettivi della Regione. "In Emilia-Romagna la fascia 70-79 anni è stata immunizzata con seconda dose al 58,03%: risulta immorale andare a sottoporre a inoculazione la fascia di età 12-19 e addirittura subordinarne l’accesso a scuola, quando non sono state garantite le dosi sufficienti per una fascia di età a rischio".
Andrea Oliva