REDAZIONE RIMINI

Droga e oggetti di lusso. Imprenditore arrestato

Sequestrati denaro, cocaina e orologi preziosi nella casa di un 44enne . L’uomo è accusato di traffico di sostanze stupefacenti e autoriciclaggio.

L’operazione della Finanza

L’operazione della Finanza

Quasi otto chili di cocaina nascosta dentro il frigorifero, sotto alcuni pallet o tra le piastrelle della cucina. Ottantamila euro in contanti. E poi ancora: disseminati per casa, astucci contenenti monete rare, da collezione e celebrative dedicate alle Olimpiadi, allo Stato del Vaticano o alla scoperta dell’America, orologi Rolex, Cartier e Hugo Boss, alcune munizioni per armi da fuoco. Un vero e proprio ‘tesoro’ quello scoperto dai militari della Guardia di Finanza nell’abitazione di un imprenditore di origine albanese di 44 anni, titolare di varie attività tra cui una attiva nel campo immobile, residente a Rimini, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. La perquisizione è scattata sabato scorso nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura di Rimini e dalle Fiamme Gialle contro il traffico di droga. L’imprenditore, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, è stato arrestato e accompagnato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’udienza di convalida si terrà domani mattina ai ‘Casetti’ alla presenza del giudice per le indagini preliminari. E’ accusato, oltre che di traffico di droga, anche di autoriciclaggio, in quanto secondo gli inquirenti avrebbe utilizzato i proventi degli stupefacenti reinvestendoli in orologi e monete rare così da poter risultare ‘pulito’. I finanzieri sono risaliti all’imprenditore durante le indagini connesse ad un’altra operazione legata sempre allo spaccio di ‘polvere bianca’. L’episodio finito sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme Gialle risale al dicembre scorso. I militari, in quell’occasione, avevano documentato una cessione di circa 2 chili di cocaina avvenuta a San Benedetto del Tronto. La droga era stata sequestrata e nei guai erano finiti, oltre al 44enne, un altro albanese di 25 anni, residente sempre a Rimini. L’attenzione dei finanzieri si è quindi rivolta in direzione del 44enne. Il sospetto era che l’imprenditore potesse custodiregrossi quantitativi di ‘polvere bianca’ fungendo da grossista per altri spacciatori della Riviera. I sospetti si sono rivelati fondati, perché durante la perquisizione i militari dei nucleo di polizia economico tributaria del comando provinciale di Rimini si sono imbattuti anche in una grossa somma di denaro in banconote di piccolo taglio. Il tutto è stato sequestrato. Così come, sotto sequestro, sono finiti i beni di lusso trovati nella casa dell’imprenditore: orologi di marca, soprattutto, ma anche monete rare. Secondo gli inquirenti si trattava di uno stratagemma per ripulire il denaro ‘sporco’ frutto della vendita di cocaina.