Don Benzi, cent’anni di carità e amore

Si aprono il 14 settembre a Rimini le celebrazioni per il Centenario di don Oreste Benzi, difensore degli ultimi e apostolo della carità. Evento inaugurale con tavola rotonda, Messa e cena solidale, seguiti dalla proiezione del documentario "Il Pazzo di Dio". Comitato presieduto da Stefano Zamagni per coordinare le iniziative.

Don Benzi, cent’anni di carità e amore

Don Benzi, cent’anni di carità e amore

Si apriranno il 14 settembre a Rimini le celebrazioni per il Centenario della nascita di don Oreste Benzi, figura emblematica del cattolicesimo italiano e instancabile difensore degli ultimi. Nato il 7 settembre 1925, don Benzi è stato un innovatore sociale, fondatore delle case famiglia e riconosciuto da Benedetto XVI come un "infaticabile apostolo della carità".

L’evento inaugurale del centenario si terrà a Rimini sabato 14 settembre alle ore 15, con la tavola rotonda "La forza della tenerezza: cent’anni di don Oreste". L’incontro vedrà la partecipazione del cardinale Matteo Zuppi e del professor Stefano Zamagni. Alle 17.30, il cardinale Zuppi presiederà la Santa Messa nella Basilica Cattedrale. A seguire, una cena solidale sarà offerta ai partecipanti sul sagrato della Cattedrale. La giornata si concluderà alle ore 21, presso la Corte degli Agostiniani, con la proiezione in anteprima del documentario “Il Pazzo di Dio”.

Per coordinare le numerose iniziative in programma, è stato costituito un Comitato Nazionale per il Centenario, presieduto dall’economista Stefano Zamagni, allievo di don Oreste e uno dei primi studenti a seguire le sue iniziative a favore delle persone fragili. "Il messaggio alla base del centenario di don Oreste passa dalla sua vita – spiega Zamagni – Una vita spesa accanto agli ultimi e per gli ultimi, senza mai tacere di fronte alle iniquità. Don Benzi, innamorato di Dio, ha consumato la sua vita a favore della giustizia benevolente, diventando oggi un punto di riferimento ancora più attuale. Il nostro desiderio è sì, di celebrare la figura di don Oreste, ma soprattutto di testimoniare che può esistere un modo nuovo di vivere, una società più fraterna, che va col passo degli ultimi e in cui nessuno è lasciato indietro. Come don Oreste ci ha mostrato con la sua vita".