LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Il Dna sulla scena del crimine: chi farà l’analisi per scoprire la verità sul delitto di Pierina

Il super perito: sarà Emiliano Giardina a svolgere gli accertamenti irripetibili sui reperti e sul materiale biologico rinvenuti in via del Ciclamino, dove è stata uccisa la Paganelli. Louis Dassilva è l’unico indagato

Rimini, 28 giugno 2024 – Novanta giorni, tre mesi. Questo il tempo chiesto dal professor Emiliano Giardina, associato di genetica medica all’Università Tor Vergata di Roma, per sciogliere i nodi e fornire una risposta agli interrogativi che ruotano attorno ai reperti provenienti dalla scena del delitto di via Del Ciclamino

In altre parole: per stabilire una eventuale correlazione tra il materiale biologico isolato dagli esperti della polizia scientifica e il profilo genetico di Louis Dassilva, il metalmeccanico di 34 anni unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, massacrata con 29 coltellate il 3 ottobre del 2023. Oggi, in tribunale, il gip Vinicio Cantarini, in sede di incidente probatorio, ha conferito ufficialmente l’incarico a Giardina, scelto come perito super partes dal tribunale. I test di laboratorio per estrarre il Dna dai vestiti e dalla borsa di Pierina Paganelli incominceranno a Roma l’11 luglio prossimo. 

Emiliano Giardina, docente ed esperto di genetica medica all’università Tor Vergata di Roma, farà gli accertamenti sul Dna legati al caso di Pierina Paganelli (nel riquadro)
Emiliano Giardina, docente ed esperto di genetica medica all’università Tor Vergata di Roma, farà gli accertamenti sul Dna legati al caso di Pierina Paganelli (nel riquadro)

"Abbiamo molto lavoro da fare, lo faremo con responsabilità e condividendo i risultati con tutti i consulenti di parte – ha detto il professore di genetica medica –. Sono convinto che faremo un buon lavoro. Dobbiamo valutare lo stato di conservazione dei reperti, valutare quali sono i reperti che dovremo sottoporre ad indagini e poi decidere insieme un protocollo analitico, estrapolare il profilo genetico eventualmente presente ed attribuirlo".

Chi sono i consulenti che seguiranno i test

In tribunale, erano presenti anche le parti che hanno nominato i loro relativi consulenti per seguire i test di laboratorio. Per il sostituto procuratore Daniele Paci, che coordina le indagini della squadra mobile di Rimini, è stata nominata la dottoressa Daniela Scimmi, direttore tecnico e biologo della Polizia scientifica di Roma.

L’avvocato Riario Fabbri, difensore di Dassilva, i consulenti Roberta Bruzzone e la genetista forense Marina Baldi; per i difensori di Manuela Bianchi, nuora di Pierina, i consulenti sono Davide Barzan e il generale Luciano Garofano, ex Ris di Parma; e per i figli della vittima rappresentati dagli avvocati Monica e Marco Lunedei ci sarà il professore Adriano Tagliabbracci.

L’esame su tutti i vestiti della vittima

Per quanto riguarda i quesiti, il gip ha accolto quasi tutti quelli presentati dall’avvocato Fabbri che aveva chiesto l’incidente probatorio, allargando gli esami a tutti i vestiti della vittima, non solo la gonna e gli slip, ma anche quelli della della parte superiore. Inoltre come chiesto dalla Procura, si tenterà di isolare tracce di Dna sulla borsa esternamente ma anche negli oggetti all’interno. Si amplia in questo modo lo spettro dei reperti – rispetto ai 15 iniziali – che saranno sottoposti ad accertamenti irripetibili. Per le conclusioni bisognerà aspettare 90 giorni, dopodiché è già stata fissata una seconda udienza davanti al gip Cantarini, l’11 ottobre, quando il giudice ammetterà agli atti di un eventuale futuro processo le risultanze dei test.

Il legale di Dassilva

Il mio assistito "è sereno. Adesso siamo in attesa dell'esito di questa perizia", ha detto Riario Fabbri, legale difensore di Louis Dassilva. "Cerchiamo e aspettiamo - dice conversando coi cronisti a Rimini fuori dal tribunale - delle risposte. Anche qualora vi fossero delle tracce" bisognerà valutarne "la tipologia e modalità di deposito". In campo c'è l'ipotesi "di una possibile contaminazione secondaria o terziaria", chiosa il legale.

Manuela rimane sotto i riflettori

Nel frattempo però, gli investigatori continueranno ad analizzare gli ultimi giorni di vita di Pierina, i contatti della vittima con l'indagato, ma anche con la nuora Manuela Bianchi. Perché se paiono abbastanza diluite le posizioni degli altri nel mirino della polizia e presenti nel condominio la sera del delitto, ossia quella della moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci e del fratello della Bianchi, Loris, quella della nuora Manuela rimane ancora sotto i riflettori. Manuela, come è noto agli inquirenti da tempo, è stata l'amante di Dassilva e la relazione sarebbe continuata con incontri occasionali anche dopo il delitto. Ma ci sarebbe un messaggio preciso, in possesso anche degli investigatori, in cui Louis scarica definitivamente la donna, facendole chiaramente capire che preferisce rimanere con la moglie. Un messaggio risalente a dopo il delitto e che secondo la difesa smonterebbe il movente passionale a carico dell'indagato. Secondo la Procura infatti si è trattato di un omicidio passionale, commesso dal vicino di casa e amante della nuora proprio in virtù un tale legame sentimentale.