REDAZIONE RIMINI

"Distributori di pizza e bevande non servono in viale Ceccarini"

Confcommercio e Confesercenti criticano il Consorzio per la macchinetta nella casetta di Natale

Confcommercio e Confesercenti criticano il Consorzio per la macchinetta nella casetta di Natale

Confcommercio e Confesercenti criticano il Consorzio per la macchinetta nella casetta di Natale

Il distributore automatico va di traverso ai presidenti di Confesercenti, Fabrizio Vagnini, e Confcommercio, Alfredo Rastelli. "Ci lamentiamo dell’omologazione, della desertificazione commerciale, delle vetrine spente, poi vengono fatte scelte che vanno nella direzione opposta". Sul banco degli imputati finisce il Consorzio Ceccarini, la realtà che ha gestito l’organizzazione del villaggio natalizio con le casette sparse per la zona centrale. Una di queste, posta nel bel mezzo del viale tra il gazebo e il sottopasso, è una casetta senza nessuno all’interno perché è tutto automatico. C’è una macchina della pizza che, ‘infornate’ le banconote, prepara in pochi minuti la pizza desiderata. A fianco c’è il distributore di bibite, ma non di alcolici, e se si vuol completare il pasto c’è anche la macchinetta che distribuisce il caffè.

"Inserire dei distributori automatici all’interno di una casetta natalizia, proprio nel centro di viale Ceccarini, è stato senza dubbio un autogol", dicono senza mezzi termini i due presidenti. "Le nostre associazioni, insieme all’amministrazione, alle altre categorie economiche e anche ai comitati, stanno lavorando per creare iniziative con l’obiettivo di mantenere alta la qualità della proposta della città. Ciò passa anche dalle attività commerciali e dei pubblici esercizi, soprattutto nelle zone più turistiche della città, che permettono di proporre un’offerta capace di creare valore aggiunto e di essere di richiamo per i visitatori. Questo tipo di distributori non vanno in questa direzione".

Quella delle due categorie non è una battaglia contro i distributori "che sono strumenti che sicuramente hanno una loro dignità e funzione, ma non certo se posti in un contesto come il viale dello shopping per antonomasia, che deve evocare suggestioni e non diventare una mera via di passaggio dove servirsi tramite un self-service". Ben vengano i locali e le loro offerte, ma "una pizza o un caffè prodotti da una macchina non è il tipo di servizio che riteniamo debba essere fornito a chi passeggia per viale Ceccarini. Inoltre, in questa zona ci sono molte attività di somministrazione di alimenti e bevande che investono nei propri locali e nella formazione dei dipendenti proprio nell’ottica di fornire un’esperienza di alto livello ai clienti, di creare socialità e buon vivere". Una stoccata al Consorzio di viale Ceccarini, che con il suo presidente Maurizio Metto aveva difeso la casetta e l’offerta dell’intero villaggio. "Pur apprezzando il grande lavoro fatto dai comitati per garantire anche quest’anno il mercatino natalizio, non possiamo non sottolineare come questi distributori automatici siano in contrasto con quello per cui ci stiamo battendo".

Andrea Oliva