Rimini, 9 ottobre 2021 - Il governo riaccende la Piramide. Dopo il pronunciamento del Cts, comitato tecnico scientifico, che indicava la possibilità di riapertura dei locali da ballo con una capienza del 35% al chiuso e del 50% all’aperto, il governo, sentiti anche i malumori del settore, ha deciso di portare i limiti al 50% al chiuso e al 75% all’aperto.
"Continuo a ribadire che le percentuali relative alla capienza massima che consentono margini economici per la riapertura dei locali sono superiori a quanto stabilito dal governo – premette Enrico Galli gestore di Altro Mondo e Cocoricò -. Tuttavia prendo il decreto del governo come un punto di partenza in attesa che quei numeri vengano alzati". Dunque "programmeremo la riapertura dell’Altro Mondo e nella giornata odierna avrò un incontro con i soci per cominciare a definire la riapertura del Cocoricò".
Per la Piramide, la riapertura non è semplice da programmare, "visto che si tratta di lanciare un locale che di fatto è fermo da quattro anni. Dalla comunicazione alla programmazione, va impostato un lavoro impegnativo su cui ci metteremo subito al lavoro". Il Cocco tornerà a illuminarsi, ma prima si tornerà a ballare all’Altro Mondo, anche in questo caso date e modi saranno comunicati nelle prossime settimane.
Insomma la discoteche sono pronte a ripartire ed anche il gruppo Villa delle Rose, che gestisce il Peter Pan, ci sta pensando. "Con una capienza al 50% si potrebbe provare – premette Marco Tiraferri -. Ora attendiamo il decreto per capire quali sono tutte le condizioni. Oggi faremo un incontro per capire come muoverci. Potremmo pensare di riparrtire in attesa che la percentuale indicata dal governa venga alzata. Per avere margini servirebbe arrivare al 75%".
Con il 50% il mondo della notte comincia a vedere il bicchiere mezzo pieno. "Siamo soddisfatti per la decisione del governo – dice Gianni Indino, presidente regionale del Silb -, che ci dà finalmente l’opportunità di ripartire. Si poteva fare di più? Credo di sì, ma prendiamo questa limitazione di capienza al 50% per i nostri locali come un punto di partenza. Non sarà facile fare impresa con queste limitazioni, ma da qualche parte si doveva cominciare. Ora oliamo le macchine in attesa che nel giro di poco tempo si possa passare a capienze maggiori”.