"C’è bisogno di nuovi posti auto per le persone disabili. L’attuale regolamentazione della viabilità è assurda". Così Ernesto Simionato, turista di Vercelli, da giorni diventato il portavoce di un’istanza collettiva. L’uomo, nel pomeriggio di alcuni giorni fa, alle 18.15, rientrando dal bagno 7-8, ha visto sulla sua automobile una multa per divieto di sosta dell’importo di 42 euro. Era stato sanzionato per aver sostato con la sua vettura lungo via Italia, dove vige appunto il divieto. Simionato aveva poi posto sulla parte anteriore del veicolo il contrassegno che certificava la sua disabilità. La regolamentazione però, come i vigili sottolineano, "prevede solo il transito lungo quella strada. La sosta è prevista solo per gli autisti che devono consegnare la merce agli alberghi dalle 8 alle 10, e dalle 15 alle 17".
Simionato non è l’unica persona disabile ad essere stata multata. Lo stesso giorno altri due uomini sono stati sanzionati per lo stesso motivo. Secondo il turista "si tratta di un controsenso. Gli autisti una volta terminate le loro consegne non hanno bisogno di sostare ore e ore nel parcheggio. Una persona disabile, per via del divieto, rischia invece che il proprio mezzo sia rimosso. Va cancellata questa limitazione". L’uomo aggiunge che "in questo modo chi ha una disabilità motoria farà molta fatica ad arrivare alla spiaggia. Pensiamo a chi come me ha problemi di deambulazione e magari si muove da solo, senza mezzi di supporto come una carrozzina. Percorrere 700 metri per sostare con l’auto nell’unico parcheggio disabili di Via Panzini diventa un’impresa ardua". Simionato si chiede poi "dove bisogna parcheggiare se anche le vie limitrofe sono strette o ci sono solo parcheggi privati?".
E ancora: "Ho inviato tramite l’Urp il 16 luglio un reclamo al sindaco, ma a rispondermi è stato il comando di polizia locale. È del comune la responsabilità della segnaletica stradale e della sua relativa ubicazione? Pertanto, vista l’assurda punizione io e gli altri due turisti abbiamo detto che non verremo più a Bellaria e informemo le associazioni disabili della vicenda".
Aldo Di Tommaso