MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Demolita la storica discoteca. Rimini perde il suo Paradiso. Addio balli: a Covignano sorgerà un palazzo dell’arte

Con il cantiere si chiude un’epoca: il locale è stato per decenni uno dei simboli della Riviera. Alla corte di Gianni Fabbri anche Maradona, Craxi e il principe Alberto di Monaco .

Demolita la storica discoteca. Rimini perde il suo Paradiso. Addio balli: a Covignano sorgerà un palazzo dell’arte

Demolita la storica discoteca. Rimini perde il suo Paradiso. Addio balli: a Covignano sorgerà un palazzo dell’arte

Il mito ridotto in macerie. Il Paradiso non c’è più. Sta scomparendo pezzo per pezzo. Abbattuto dalle ruspe, al lavoro da settimane per demolire la storica discoteca sulla collina di Covignano. Il cantiere è partito in sordina. Dopo i primi lavori per sistemare il giardino del locale, eseguiti in estate, la Filo srl, la società che ha comprato all’asta per un milione il Paradiso nel 2018, ha avviato da un po’ anche quelli per demolire l’edificio. È stata già abbattuta una buona parte del complesso. Ma al cantiere al momento è fermo. Dopo la pausa invernale la demolizione verrà completata entro la primavera.

Colpi di ruspa su quello che per tanti anni è stato uno dei locali simbolo, di Rimini e dell’Italia intera. Al posto del Paradiso la Filo, società controllata da una fiduciaria e amministrata dal commercialista Gabriele Baschetti, realizzerà un grande e moderno centro per la cultura e l’arte. Un luogo che ospiterà eventi, mostre, presentazioni e – forse – anche concerti. Un moderno complesso, progettato dall’architetto Eduard Mijic (tra i progettisti del Palacongressi) con tecnologie green, che avrà una grande sala da 900 posti. In una prima fase la Filo aveva valutato l’ipotesi di ristrutturare l’edificio esistente, ma i danni provocati dai ladri e da anni d’incuria poi hanno spinto la società a chiedere e ottenere, dal Comune, l’autorizzazione ad abbattere la struttura esistente per realizzare quella nuova.

La demolizione era attesa, ma vedere le ruspe in pista è come assistere alla fine di un’epoca. Inaugurato nel 1957 da Tina Mirti Fabbri come dancing, il Paradiso è diventato sotto la gestione del figlio, il compianto Gianni Fabbri, uno dei locali che hanno fatto la storia di Rimini, della Riviera, dell’Italia. Qui sono passati un po’ tutti: da Maradona a Bettino Craxi, dal principe Alberto di Monaco a Grace Jones, da Adriano Celentano a Vasco Rossi passando per Gianni Versace e Jean Paul Gaultier, Fiorello e Jovanotti, solo per citarne alcuni. Fu Fabbri a ’inventare’ le cubiste, a organizzare feste memorabili che sono rimaste nella storia. A fare del Paradiso il ’rifugio’ di politici e cantanti, attori e volti noti dello spettacolo e anche della cultura, compreso Umberto Eco. Dopo l’uscita di scena di Gianni Fabbri, che lasciò la gestione del locale nel 2001 (e morì tre anni dopo), il Paradiso non è stato più lo stesso. Dopo diverse gestioni con alterne fortune la discoteca ha chiuso, per sempre, nel 2011. Una fine toccata a tante altri locali storici, in Romagna e non solo. E adesso Rimini perde il suo Paradiso.