Rimini, 30 aprile 2023 – Tre anni fa la svolta ai fornelli di Casa Zanni. Dopo un secolo alla guida dello storico locale di Villa Verucchio, aperto nel lontano 1919 e diventato una vera istituzione in paese, nel 2020 la famiglia Zanni ha ceduto la gestione dell’attività (che comprende il ristorante, il bar e la macelleria) a un’altra società. Un cambio della guardia che aveva suscitato parecchio clamore a Verucchio, e che Marcello Zanni aveva spiegato così: "Si tratta di un normalissimo cambio di gestione. Perché io ho una certa età, mio fratello Antonio è più maturo di me e i miei figli svolgono altre professioni".
Dopo il passaggio di testimone, nel 2021 la vecchia società di gestione aveva presentato un piano di concordato preventivo per sanare i debiti accumulati. Ma il piano purtroppo non ha retto. E il tribunale di Rimini ha deciso, con la sentenza pubblicata alcune settimane fa, di dichiarare il fallimento della Caza Zanni srl in liquidazione, la vecchia società di gestione.
"Dai bilanci depositati – recita il verdetto dei giudici – emerge un attivo patrimoniale che è insufficiente per il soddisfacimento dei creditori". Perché, "a fronte di debiti per un totale di 4 milioni e 443mila euro, risulta un attivo di 2 milioni e 381mila euro". Insomma: la vecchia società di gestione di Casa Zanni, secondo i giudici, "non possiede i requisiti indicati" per poter usufruire del concordato preventivo.
Tra i creditori della vecchia società che hanno presentato la richiesta di fallimento ci sono anche alcuni ex dipendenti di Casa Zanni, assistiti dall’avvocato Jessica Valentini (foto). Non hanno ricevuto il Tfr (il trattamento di fine rapporto) che è maturato nel corso degli anni, e così si sono insinuati nel fallimento. Il tribunale ha già fissato il giorno entro il quale i creditori dovranno presentare la domanda per essere ammessi allo stato passivo: è il 23 maggio. Il 22 giugno, come è stato stabilito dai giudici, ci sarà l’adunanza dei creditori.
Il fallimento di Casa Zanni srl riguarda, come detto, la vecchia società di gestione dello storico locale di Villa Verucchio, quella di cui facevano parte Marcello e gli altri familiari soci dell’attività. Nulla a che vedere insomma con l’attuale gestione.