MANUEL SPADAZZI
Cronaca

De Pascale e il turismo: "Cambierò subito le leggi per dare una seconda vita a vecchi hotel e colonie"

Il candidato del centrosinistra promette "più voli per l’aeroporto di Rimini. Serve una terapia shock per il patrimonio alberghiero, basta vincoli".

De Pascale e il turismo: "Cambierò subito le leggi per dare una seconda vita a vecchi hotel e colonie"

Il candidato del centrosinistra promette "più voli per l’aeroporto di Rimini. Serve una terapia shock per il patrimonio alberghiero, basta vincoli".

La definisce "la terapia shock" per i vecchi alberghi e le ex colonie. Perché "senza una cura drastica per il rilancio del nostro patrimonio alberghiero, ci ritroveremo sempre più ’cadaveri’ in Riviera, con strutture chiuse e abbandonate al degrado". Per Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e candidato del centrosinistra alla presidenza dell’Emilia Romagna, questa "è una priorità". E de Pascale ne ha parlato a lungo domenica nel suo tour de force nel Riminese, che l’ha visto protagonista di vari incontri tra Rimini, Riccione, Santarcangelo, San Clemente, Novafeltria e Sant’Agata Feltria.

I dati dell’ultima stagione lo dimostrano: il turismo balneare è sempre più in sofferenza. Come se ne esce?

"Rimini, negli anni, ha saputo investire su fiere e congressi. Ha destagionalizzato. Ma il turismo balneare resta fondamentale. Il problema è che, senza una terapia shock per il balneare, rischiamo di giocare in difesa e perdere turisti. Servono ricette efficaci e rapide".

Quali?

"Prima di tutto un piano regionale dei trasporti, per rendere sempre più accessibile il nostro territorio. Parto dagli aeroporti: oggi i nostri scali fanno 11 milioni di passeggeri, di cui 10 il solo aeroporto di Bologna. In pochi anni possiamo arrivare a oltre 20 milioni potenziando gli altri scali. A partire dal ’Fellini’ di Rimini, che è l’aeroporto più avanti, per vocazione e non solo, rispetto a quelli di Forlì e Parma".

Basta guerra dei cieli: come?

"Con il piano regionale degli aeroporti. Bologna dovrà aumentare la qualità, non la quantità. Rimini dovrà aumentare voli e passeggeri. Lavorerò da subito a un piano integrato tra gli scali di Bologna, Rimini, Forlì e Parma, così come al potenziamento della linea ferroviaria tra Rimini e Ravenna. E anche il Metromare deve proseguire. Ma quando parlo di terapia shock, mi riferisco soprattutto agli hotel".

Sono centinaia nella provincia di Rimini gli alberghi marginali o chiusi, in molti casi a causa di norme e vincoli che ne ostacolano la riqualificazione.

"Il punto è proprio questo. Serve al più presto una nuova legge urbanistica per gli hotel. Altrimenti, molti di questi rischiano di fare la stessa fine delle ex colonie. Le norme attuali producono sempre più ‘cadaveri’. Abbiamo strutture chiuse da anni, altre aperte ma fatiscenti che danneggiano gli alberghi sani. Bisogna agire rapidamente: metteremo in campo nuovi strumenti urbanistici che rendano più facile riqualificare le strutture, o riconvertirle in servizi per il turismo".

Magari dando la possibilità di trasformarle in case?

"Non ci saranno speculazioni. Il nostro obiettivo è rilanciare il turismo. Vale anche per le ex colonie, da troppi anni ferme al palo per i vincoli e le leggi attuali".

Si gioca in questi mesi un’altra partita importante: quella delle concessioni balneari. Come giudica la legge varata dal governo?

"Il centrodestra ha preso in giro i bagnini, dopo anni di promesse. La Regione non resterà con le mani in mano. Lotteremo corpo a corpo con il governo, per il futuro dei balneari. E io mi batterò affinché vengano riconosciuti i giusti indennizzi a chi dovesse perdere la concessione".