Rimini, 3 dicembre 2024 – Bisognerà attendere la prossima settimana per la seconda fase dell’incidente probatorio considerato dagli inquirenti determinante per la risoluzione del giallo dell’omicidio Pierina Paganelli.
Esperimento che dovrà stabilire una volta per tutte chi è passato davanti alla telecamera della farmacia San Martino, la sera del 3 ottobre 2023, quando Pierina fu uccisa con 29 coltellate: Louis Dassilva (unico indagato, in carcere dal 16 luglio, difeso da Riario Fabbri e Andrea Guidi) o il vicino di casa Emanuele Neri, che in varie trasmissioni televisive ha affermato di essersi riconosciuto nel filmato?
Un esperimento singolare, alla presenza del gip Vinicio Cantarini, fuori da un’aula di tribunale: ci sarà bisogno, affinché abbia pieno successo, anche del consenso dell’indagato. Dassilva dovrà acconsentire e passare davanti alla telecamera della farmacia, la stessa che secondo la squadra mobile di Rimini e il pm Daniele Paci, la sera dell’omicidio lo riprese mentre tornava a casa dopo aver gettato l’arma del delitto. Passaggio che, molto verosimilmente, avverrà martedì 10 dicembre oppure il giorno seguente. Si tratta del secondo step dell’incidente probatorio, dopo la prima fase preliminare andata in scena il 26 novembre, quando si è svolto il sopralluogo tecnico alla farmacia: erano presenti i consulenti della difesa di Dassilva, i periti Massimo Giuliani e Massimo Zonavo; Fabrizio Corrado Adamo della polizia Scientifica e il maresciallo del Ros di Ancona Francesco Lobefaro per la Procura; il generale del Ris Luciano Garofano, accompagnato dal consulente Davide Barzan, per la nuora Manuela Bianchi; il super esperto nominato dal gip Cantarini, Sebastiano Battiato; il tecnico nominato dagli avvocati Monica e Marco Lunedei, che assistono la famiglia di Pierina, l’ingegnere Davide Albini. Con la terza fase dell’incidente probatorio, i periti dovranno svolgere un’analisi tecnico/scientifica approfondita delle immagini e dei video cristallizzati durante l’esperimento.
L’obiettivo è semplice: svolgere una comparazione tra le riprese della cam 3 risalenti al 3 ottobre 2023 e quindi verificare l’eventuale sovrapponibilità di Dassilva e di Neri rispetto alla sagoma dell’ignoto, stabilendo una volta per tutte a chi appartiene quella sagoma che la sera dell’omicidio si trovava in via del Ciclamino pochi minuti dopo la brutale aggressione di Pierina Paganelli. In particolar modo, saranno presi in considerazione alcuni aspetti cruciali, come altezza, corporatura, lunghezza delle braccia, ma anche le modalità di deambulazione e la velocità di camminata del Neri in relazione a quelle dell’ignoto.