Con il voto compatto della maggioranza, dopo circa sei ore d’intenso dibattito, giovedì sera il consiglio comunale di Riccione ha approvato tre strumenti basilari per la pianificazione e lo sviluppo della città. Si tratta del piano triennale delle opere pubbliche, del Dup (documento unico di programmazione) e del bilancio di previsione 2025. Si dà così il via al piano di investimenti da 70 milioni di euro, senza aumentare la pressione fiscale. Imposte e tariffe restano invariate. Altro aspetto positivo sono i circa 900mila euro in più destinati a politiche sociali, supporto alle famiglie e progetti per i giovani. Parole d’ordine sono stabilità e sviluppo. Una chiave di volta è rappresentato dal piano triennale delle opere pubbliche con i suoi 70 milioni di euro destinati a opere strategiche. Nel 2025 inizieranno i lavori del nuovo arredo urbano di viale Ceccarini (l’ultimo risale a trent’anni fa) e del nuovo lungomare sud, verrà poi rifatto il ponte di viale D’Annunzio sul torrente Marano. Nel frattempo col completamento della passeggiata di viale Parini, da effettuare entro l’estate, va avanti il processo di rigenerazione urbana del porto canale.
Sempre per il benessere collettivo si prevedono interventi nelle scuole, nei centri di buon vicinato e nelle infrastrutture sportive. La sindaca Daniela Angelini, che ieri ha partecipato al tradizionale brindisi natalizio con i dipendenti comunali, con la consegna degli attestati di riconoscimento ai dipendenti in via di pensionamento, commenta: "La nostra città sta vivendo un momento di grande trasformazione e di forte impegno per costruire un futuro migliore per tutti i riccionesi. Con l’approvazione del bilancio di previsione 2025 e degli altri strumenti strategici, possiamo guardare con fiducia al futuro". Mostra soddisfazione Riccione Coraggiosa per gli stanziamenti ai servizi sociali. Durante la seduta non sono non sono mancate frizioni, sopratutto quando Renata Tosi, rivolta alla sindaca su bilancio e grandi opere, l’ha accusata di fare una "surreale narrazione condita di disonestà e bugie". "Comprendo il nervosismo, ma non accetto i toni diffamatori e le accuse di disonestà. I ruoli che ricopriamo esigono rispetto", ha replicato la sindaca.
Nives Concolino