L’iscrizione del nome di Louis Dassilva, il metalmeccanico senegalese di 34 anni, vicino di casa di Pierina Paganelli, è funzionale allo svolgimento di quelli che vengono definiti "accertamenti tecnici non ripetibili", potenzialmente determinanti per la soluzione del giallo. Convocato giovedì scorso in Questura, il 34enne è stato sottoposto ad un tampone ’buccale’ per il campionamento del Dna, proprio in vista degli accertamenti che si svolgeranno la prossima settimana.
Il primo sarà effettuato martedì al laboratorio di genetica forense di Ancona. A condurlo sarà il medico-legale Loredana Buscemi, che già si è occupata dell’autopsia sul corpo di Pierina: in particolare, sarà chiamata a compiere un’analisi del materiale acquisito con il tamponamento vaginale e rettale della Paganelli. Un esame che mira ad accertare o meno la presenza di eventuali tracce riconducibili ad un’altra persona.
Il secondo accertamento verrà invece svolto il giorno successivo, mercoledì, dalla direzione centrale della polizia scientifica di Roma. I tecnici si focalizzeranno in particolar modo su una quindicina di reperti messi a disposizione dalla squadra mobile.
Tra questi, spicca in particolar modo il manico della borsa Liujo appartenuta alla vittima, su cui la polizia scientifica di Rimini, la mattina del 4 ottobre 2023, aveva isolato una "presunta traccia ematica". Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti anche la gonna e un indumento intimo della pensionata uccisa con 29 coltellate. Saranno poi esaminati alcuni frammenti di impronte digitali provenienti dalle pareti del vano scale che conduce ai piani superiori del condominio al numero 33 di via Del Ciclamino, lì dove l’assassino – la sera del 3 ottobre scorso – avrebbe atteso il rientro di Pierina. Gli investigatori hanno isolato anche due presunti campioni di sangue, trovati sull’anta del bagno e su un flacone di liquido lavavetri, presenti nell’appartamento al terzo piano di Louis Dassilva e Valeria Bartolucci. Gli accertamenti tecnici irripetibili si focalizzeranno inoltre su un bisturi con una lama di 2 centimetri e su un coltello da cucina con una lama di 9,5 centimetri, sequestrati dalla squadra mobile di Rimini durante la perquisizione in casa della coppia. Infine, sugli indumenti consegnati dallo stesso Louis agli investigatori: due paia di pantaloni e un paio di scarpe.