REDAZIONE RIMINI

"Da due mesi senza stipendio": scatta la protesta

I dipendenti dell’hotel Arizona ieri hanno incrociato le braccia: "Siamo stanchi e disperati". Preoccupati anche i turisti

"Da due mesi senza stipendio": scatta la protesta

"Non veniamo pagati da due mesi. Siamo stanchi, disperati". I 33 dipendenti dell’hotel Arizona di Igea Marina hanno deciso di interrompere ogni tipo di servizio all’albergo. Nelle camere, circa un’ottantina di turisti. "Abbiamo prenotato la vacanza in questo hotel – racconta Patrizia da Milano – Sono qui con due ragazzine di 11 e 13 anni. Ci siamo trovate in meno di 24 ore in un incubo. Abbiamo anticipato 1.600 euro e oggi siamo costrette ad andare a mangiare fuori dall’albergo perché il personale è in protesta e non fa nulla". Sul posto, da venerdì sera, carabinieri e vigili urbani che si danno il cambio per controllare la situazione. L’hotel Arizona è già passato da situazioni del genere: è successo che l’anno scorso, sotto la proprietà del gruppo Fabilia, i dipendenti non siano stati pagati. La società è fallita a maggio e a rischio sono finite anche le caparre dei turisti per la stagione 2023. Poi l’arrivo della società Travel Way srl con sede a Roma. La partenza della stagione regolare, il primo stipendio concesso a maggio e poi di nuovo il nulla, stando alla testimonianza dei dipendenti. Proteste, telefonate, incontri in video chiamata con il titolare, promesse non mantenute. I lavoratori hanno così deciso di interrompere ogni servizio da venerdì sera. "Ma non ce ne andiamo da qui – raccontano – Non possiamo neppure prendere le nostre cose e andarcene. Devono pagarci i due mesi arretrati. Siamo stanchi. È una situazione assurda. L’amministratrice stamattina (ieri per chi legge, ndr) non ci ha dato risposte. Noi abbiamo lavorato tutti i giorni quasi h24. Non possono continuare a trattarci così". I clienti, infuriati, sono dalla parte dei dipendenti, come Ernesto di Monza, in vacanza con moglie e i nipoti: "Ci sembrava un hotel serio. Ma questa situazione, così simile all’anno scorso, ci puzza. Soprattutto quando siamo arrivati e oltre ai soldi dell’all inclusive ci hanno chiesto altri 700 euro di extra per spiaggia e cibo". Alina, dalla Germania, ha pagato 2.800 euro: "È davvero un incubo. La vacanza è rovinata". Il direttore dell’albergo non ha voluto rilasciare dichiarazioni: se ne andrà entro oggi. Dalla società nessun commento, anche l’amministratrice è irreperibile. Resta ora da capire che fine faranno turisti e dipendenti che ancora pernottano nell’hotel. "Noi stiamo qua e non ce ne andiamo – spiegano – Ci avevano tolto anche la luce e l’acqua calda. Ma poi è intervenuta l’amministrazione e anche le forze dell’ordine e ora la luce c’è. Manca l’acqua calda ma restiamo. Dal Comune affermano: "Confidiamo che la società possa trovare in fretta un accordo con i dipendenti, anche per tutelare i clienti".

Rita Celli