Rovigo, 28 marzo 2023 - I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’insegna a marchio Conbipel (confluiti nelle società Btx Italian Retail and Brands S.r.l. e JD Sport Fashion S.r.l.) ed hanno promosso una giornata di sciopero e un sit-in davanti la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma. Presente anche una delegazione della Filcams Cgil di Rovigo e Fisascat CisI di Padova Rovigo: “Noi seguiamo i due negozi con insegna Conbipel in provincia di Rovigo – hanno spiegato ieri Elisa Cavallaro Filcams e Mirta Zanforlini Fisascat –. Si tratta di quello nel comune di Occhiobello e quello all'interno del centro commerciale La Fattoria di Rovigo, che occupano un totale di 12 lavoratrici, le quali hanno aderito allo sciopero indetto per salvaguardare i loro posti di lavoro. Ieri, dunque, l’adesione ha portato alla chiusura totale del negozio di Occhiobello nella giornata di lunedì 27 marzo, mentre il negozio presso La Fattoria ha aperto ad orario ridotto”.
Le motivazioni dello sciopero
Si tratta del mancato rispetto degli accordi sottoscritti tra le organizzazioni sindacali e Conbipel spa: “A distanza di circa otto mesi dalla sottoscrizione – precisano le sindacaliste - le società coinvolte risultano non aver rispettato gli impegni assunti, nonostante i numerosi solleciti e le richieste di intervento indirizzate a più riprese da parte sindacale al commissario straordinario di Conbipel. Si era chiesto il passaggio in due fasi separate alle società Btx e JD di circa 1400 dipendenti in tutta Italia e la salvaguardia dei posti di lavoro per almeno due anni”.
La situazione della società
Btx dopo l’acquisizione ad agosto 2022 del marchio, della sede, del magazzino, dei punti vendita e dei lavoratori di Conbipel, dal mese di gennaio 2023 ha iniziato la chiusura di diversi punti vendita, tra i quali a febbraio scorso è stato chiuso il punto vendita di Piove di Sacco (Padova). La conseguenza è stato il trasferimento di tutte le lavoratrici in altri punti vendita nell’ordine di 40-50 chilometri: “Questo ha comportato un grave peggioramento delle condizioni economiche – proseguono le delegazioni sindacali polesane – dovuto dall'aggravio di spese per gli spostamenti ancor più impattante considerato che si tratta in maggioranza di contratti part time. Si tratta di una situazione che desta profonda preoccupazione, specialmente nel nostro territorio già segnato dalla chiusura di diversi esercizi commerciali, alcuni dei quali dopo il Covid non hanno più aperto, e da altre recenti chiusure, non ultimo il negozio Coop del Centro Commerciale Le Torri”.
Convocato un tavolo al Ministero il 27 aprile
Nel merito dello sciopero, la delegazione sindacale nazionale è stata ricevuta ieri dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto: “Il dicastero si è impegnato – concludono i sindacati di categoria – a monitorare lo stato della cessione dei negozi e a convocare un tavolo con le imprese il 27 aprile. Come Filcams Cgil Rovigo e Fisascat Cisl Padova Rovigo ci riteniamo soddisfatte dell’esito della mobilitazione, ma dobbiamo mantenere viva l’attenzione per dare dignità al lavoro e agli impegni assunti con gli accordi siglati a tutela di tutte le lavoratrici coinvolte e a tutela del nostro territorio”.