"Creiamo una Polisportiva aziendalista"

Michele Nitti sfiderà Franceschetti per la guida del colosso sportivo: "Vanno reintegrati i tesserati esclusi senza motivo"

"Creiamo una Polisportiva aziendalista"

"Creiamo una Polisportiva aziendalista"

di Nives Concolino

Con un dettagliato programma ieri il candidato alla presidenza della Polisportiva Riccione, Michele Nitti, 54 anni, commercialista, manager e agonista di nuoto e pallanuoto, si è presentato all’Hotel Cristallo. Con lui nella lista ’Aria nuova’ un pool riccionese composto da Fabio Amadei, nuotatore master e direttore commerciale, Alessandro Arcangeli, triatleta e imprenditore, Manuela Gasperoni, karateka e allenatrice, Marco Volpe, maratoneta e consulente per il settore turistico, nonché Carlotta Villa, campionessa europea di karate, consulente aziendale, e Greta Nicoletti, campionessa nazionale di pattinaggio artistico in quartetto e allenatrice. Un pool che trova consensi politici trasversali. Martedì Nitti dovrà competere con l’antagonista Francesco Franceschetti.

Perché si è messo in gioco?

"Arrivo da Taranto, ma da una decina di anni vivo a Riccione, dove spesso facevo base come consulente direzionale che mi portava a viaggiare tra Puglia e Piemonte. Da quando sono arrivato, come nuotatore master, frequento la piscina comunale, dove ho imbastito tante relazioni. Mi sono messo in gioco, perché sono uno sportivo. Non abbiamo potuto vedere i numeri, ma chi ha una piccola infarinatura d’azienda comprende che qualcosa non va. Per me la candidatura è pure una sfida, mi lancio se so di poterlo fare, non mi butto in una vasca di squali".

Come pensa d’intervenire?

"La Polisportiva è come un ente, la immaginiamo coordinatrice di attività in funzione alle singole discipline, da lasciare tutte indipendenti. Si deve comportare come un consorzio e mettere a disposizione servizi, conoscenze, interloquire col Comune e creare una rete di coordinamento per sviluppare eventi, ma dovrà fare pure formazione".

A quali manifestazioni punta?

"Penso a Grammy annuali peri atleti di tutte le discipline della società, a borse di studio per disabili, all’agevolazione d’accesso alle famiglie meno abbienti e alle Olimpiadi territoriali".

Vuole mettere in sicurezza la Polisportiva, che significa?

"Essendo un’azienda fa girare milioni di euro, ha da fare con migliaia di utenti. Deve ottenere una certificazione Iso per i processi, avere un modello di controllo e dare la possibilità di affacciarsi a terzi con un bollino di legalità per la prevenzione di reati, perché gli organi esterni vigileranno sui modelli organizzativi. La certificazione consentirà pure di avere tassi più bassi dalle banche".

Al direttivo uscente che chiede?

"Per le elezioni del 10 gennaio ho chiesto il voto segreto, per non influenzare le preferenze di dipendenti e collaboratori della Polisportiva. Sono esclusi i 250 tesserati del Pattinaggio Riccione, ai quali non si sa perché, non è stata rinnovata la tessera. Sui tesserati dobbiamo capire cosa è successo, anche a mia moglie non è stata rinnovata, dicendo che per nuove disposizioni serve un abbonamento di 300400 euro. Eppure il presidente è stato tesserato senza praticare sport. Una discriminazione che viola il codice etico".

C’è chi critica il sostegno politico bipartisan alla sua candidatura...

"Sono uno sportivo e della mia squadra fanno parte solo sportivi. Se il mio programma piace a più persone ben venga, non posso fare discriminazioni. Di certo ogni mese sarò dal sindaco per confrontarmi sugli eventi".

Come si comporterà con i dipendenti?

"Sono una quindicina, resteranno tutti al loro posto e verranno tutelati".